La forte motivazione di un docente supera sogni e aspirazioni. La scuola: sostanza indispensabile per il futuro

15 dicembre 2020 | 16:04
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La forte motivazione di un docente supera sogni e aspirazioni. La scuola: sostanza indispensabile per il futuro

In questo momento inesplicabile, faticoso e difficile, fare delle scelte diventa assai più complicato a tratti impensabile. La vita, qualche volta, è più forte delle sue ingiustizie. Il giovane professore ciccianese, Michele Vario, spinto dalla passione di contribuire e formare quelli che saranno le donne e gli uomini di domani, lo stesso insegnante definisce il ruolo, una figura di grande valore, dopo l’odissea vissuta e speranze tradite, non si sarebbe mai aspettato di dover scegliere il suo futuro tra passione e visione.

Una delle più prestigiose Accademie Militari d’Italia, dopo aver espletato il concorso pubblico, previsto dal Ministero della Difesa relativo alle posizioni di 2 Ufficiali per i Ruoli Speciali delle Forze per la Difesa del Territorio Italiano, convoca i vincitori per la frequenza del corso militare per i futuri dirigenti in uniforme. Un iter concorsuale articolato, tante le prove previste per selezionare il miglior profilo per una posizione di comando. Tra migliaia e migliaia di candidati, tutti con un eccellente profilo curriculare, a risultare idoneo e quindi convocato ad entrare nella prestigiosa Accademia Militare è il giovane di Cicciano, Prof. Michele Vario.

Le parole del professore – Quando ho ricevuto la comunicazione dall’Ufficio concorsi quasi non ci credevo. L’emozione mi ha lasciato senza parole… non sono bastati due giorni per decidere cosa realmente fare, sono consapevole che in questo periodo di grande difficoltà, per un giovane è difficilissimo entrare nel mondo del lavoro, figuriamoci poi per chi come me può addirittura scegliere, mi sento davvero un fortunato e ringrazio Dio, trepidazioni uniche. Da un po’ di anni mi occupo di formazione, sono un docente di scuola media superiore, figura chiamata a mediare tra il singolo individuo e la società e credo che la scuola sia un luogo privilegiato, il ruolo da insegnante è altrettanto privilegiato. Faccio i miei complimenti all’Amministrazione Militare, un concorso organizzato in modo impeccabile, un connubio tra i principi meritocratici e i valori dello Stato, una vittoria dopo le tante bastonate ricevute dalla Verde Militare del mio romanzo “I sogni svaniti”, un contesto diverso dove magari c’è chi sarebbe più propenso a disegnare la vita a tinte fosche piuttosto a lasciarsi sorprendere dai colori dell’arcobaleno. La vita è fatta di momenti belli e meno belli, io mi godo quelli positivi poiché guardo la realtà con occhi diversi, con la consapevolezza che non tutti hanno la fortuna di essere onesti. È stato davvero straziante quando ho dovuto compilare i documenti per rinunciare all’uniforme da Ufficiale per il ruolo speciale, ma ho dovuto scegliere con il cuore e sono sicuro che la mia scelta sarà quella giusta. Oggi, ho capito ancora di più, che svolgere la professione da insegnante significa avere la fortuna di non invecchiare mai, i giovani sono una risorsa essenziale e ti rendono più fiducioso. Qualche sogno svanisce, qualche altro si realizza… mi sento solo di dire ai giovani e ai meno giovani: MAI FERMARSI! – conclude.

Il coraggio, la passione e le scelte, elementi essenziali per governare i momenti che si presentano per ognuno di noi. La scuola sembra passare sempre al secondo piano per le scelte di chi decide dall’alto dei “Palazzi di Potere”, c’è chi invece, come Michele, gli concede la massima priorità poiché trova essenziale e determinante la funzione della scuola per il nostro futuro.