Lettere da Piano di Sorrento: Pasqua con chi vuoi… Natale con il Covid!
LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“PASQUA CON CHI VUOI, NATALE…CON IL COVID!”
Il coronavirus avrebbe dovuto farci capire diverse cose. Prima fra tutte il fallimento del nostro decantato sistema sanitario, sia al nord che al sud, per le ragioni che brevemente esamineremo. Al nord: lo spaventoso numero dei decessi che ha colpito in particolare la Lombardia, getta una luce sinistra su tutto l’apparato burocratico, evidenzia la disorganizzazione generale sugli approvvigionamenti, sui servizi, sul ritardo degli interventi, etc. Da ultimo basterà riflettere sul mancato invio dei vaccini contro l’influenza stagionale che interessa il Paese. Poi vi è il peso di tutti quei morti nelle RSA e tante altre cose per le quali la conduttrice di “8 e ½” , nota trasmissione televisiva, poche sere fa, invitava l’assessore alla salute della Lombardia, ospite della trasmissione, a “chiedere scusa al Paese”…ed è quanto dire! Ma che cos’è che non ha funzionato? La ragione assorbente è che la sanità è in mano ai privati.
La trattativa privata che lo Stato a volte svolge, la privatizzazione dei servizi è da sempre a rischio, perché nel suo tessuto si infiltra il favoritismo, la corruzione e si apre a volte la strada alle mafie.
Questa scelta patologica si rivela tale anche in altri settori oltre la Sanità. Bisogna rendersi assolutamente conto che la sanità, la scuola, i trasporti, debbano essere gestiti dallo Stato, avere natura pubblicistica. Al sud: se al nord la sanità ha rivelato le sue pecche, che dire del nostro mezzogiorno? Siamo stati lasciati completamente soli, mancanza di ospedali efficienti, incapacità delle ridicole strutture esistenti di operare terapie complete, di reggere all’urto dell’utenza. Nessun politico, nel tempo, né locale né nazionale, si è reso sensibile al problema, fornendo alle regioni meridionali strutture e approviggionamenti a sopperire al bisogno di terapie e interventi sulla salute.
ùDetto questo, un’altra cosa che non riusciamo a deglutire è il nostro modus vivendi, in altre parole, la nostra condotta è in danno alla natura, nel saccheggio continuo delle sue risorse a nostro egoistico profitto. Ancora non vogliamo ammettere e capire che il nostro operato: costruzioni selvagge, alterazioni dei suoli, i dissesti idrogeologici, costituiscono un attentato continuo a danno dell’ecosistema e così, sistematicamente, si verificano smottamenti, allagamenti ed altri fenomeni anormali che ci fa comodo definire “calamità naturali”, ma che non sono altro che frutto del nostro dissennato operato.
Studi recenti, inoltre, ritengono che molte malattie comprese quelle virali, sono riconducibili all’inquinamento atmosferico, idrico, acustico.
Ci auguriamo certamente di uscire al più presto da questa pandemia ma gli esperti, ancora una volta, dicono che se continueremo ad avere lo stesso tenore di vita ci potranno essere altre ondate epidemiche con virus sempre più aggressivi.
Il nostro grande Papa Francesco recentemente si è pronunciato così: “Dio perdona, ma la Natura no!”.
Traiamone insegnamento.
(avv. Augusto Maresca)