Lettere da Piano di Sorrento – Sono nazionalista?

16 dicembre 2020 | 13:57
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Lettere da Piano di Sorrento – Sono nazionalista?

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“SONO NAZIONALISTA?”

Sono nazionalista? Me lo chiedo con molta umiltà, dopo quanto sto per dire.
Se il grande Eduardo uscisse improvvisamente dalla tomba e mi chiedesse: “ Te piace o’ presepe?”Gli risponderei senza alcuna esitazione: “Si!”
Ricordo con quanta emozione, all’arrivo del Natale, da ragazzo, partecipavo con i miei fratelli più grandi di me, all’allestimento di quell’insieme di sughero, cartapesta che inchiodavamo su tavole di legno per rappresentare la nascita del Cristo.
Si andava sulle colline vicine, per raccogliere il muschio, le piantine aghiformi (pungitopo) ed altre similari, per preparare quel mondo dei pastorelli, un mondo incantato fra favola e realtà.
La nostra fantasia giovanile si sbizzarriva nel creare anfratti, ruscelli, casupole, tipo botteghe alimentari, etc, tutto per esprimere quel magico ambiente; e poi c’era la grotta, la mitica grotta di Betlemme!
Oggi il Presepe è passato di moda, surclassato dall’albero di Natale; sicché nelle famiglie si coltiva più questa tradizione nordica non nostrana. Soltanto in chiesa si può rivivere la tradizione del presepe.
Un’altra cosa che non riesco a recepire è la festa di “Halloween” che si svolge nel periodo di commemorazione dei defunti. È uno stile tipicamente anglosassone e non si sposa con i nostri costumi latino-cristiani. Con tutto il rispetto per i costumi e le tradizioni degli altri, noi abbiamo scopiazzato il peggio sociale degli americani e dei loro cugini anglosassoni.
“Tu vuo fa l’americane”..canta Carosone e conclude: “Resta made in Italy”. Detto questo, la mia opinione, condivisibile o meno, è che bisogna conservare e difendere le proprie origini.
“Un popolo che dimentica il suo passato e non lo difende è un popolo che non avrà un futuro”, così soleva dire Winston Churchill.

(avv. Augusto Maresca)