
In un tempo quasi record è stato approntato il vaccino contro il Covid 19, gli scienziati sono stati bravissimi, ci hanno ridato la speranza della vita. Ci vorrebbe, però, anche un vaccino contro la cattiveria, perché nemmeno la pandemia ci ha insegnato a volerci bene, a capire che per star bene la comunità, ognuno dovrebbe stare bene. Invece ognuno sale in cattedra e punta il dito contro l’altro. Il governatore Zaia ha puntato il dito contro la vaccinazione che ha fatto il governatore De Luca, definendola indecorosa, che persino il giornalista Porro ha risposto: -Addirittura- La storia contro il meridione è vecchia, i meridionalisti puzzano, rubano, (persino Roma è ladrona), sono indecorosi. Perché non pensare che De Luca ha voluto incentivare le vaccinazioni, dando il suo esempio? Avrebbe potuto vaccinarsi in modo privato, invece ha voluto farlo pubblicamente, dimostrando che ha fiducia nella scienza e non è assolutamente un abuso di potere, bensì una sua prerogativa. De Luca è stato il primo ad affermare che tutti dovevano essere curati, contrariamente a quanto sottoscritto dagli anestesisti nel documento in cui si stabiliva che dovevano accedere alle rianimazioni secondo le aspettative di vita, quasi come se gli anestesisti fossero novelli Padreterni.