Oltre le sbarre la voglia di ricominciare grazie all’ associazione “Voci di donne”di Caserta
In questo periodo di feste natalizie ci sono storie che scaldono il cuore come quella raccontata dalle pagine de “Il Mattino”. L’associazione “Voci di donne ” con sede a Caserta non accoglie solo le donne vittime di violenza come i nostri lettori ricorderanno .
I detenuti sono un altra categoria si occupa la responsabile del centro antiviolenza Pina fArina col suo staff.
L’estate scorsa è partito il progetto ” Porte aperte alla città ” promosso dall’Ufficio esecuzione penale esterna per la Campania.
Una iniziativa di pubblica utilità che ha visto impegnati ex detenuti nella manutenzione, , pulizia e riqualificazione di piazza Cavour , villetta Padre Pio, ,piazza Pitesti e Via Buozzi.
La loro attività era finalizzata alla ripresa di luoghi vandalizzati ma non solo quindi potare gli alberi, aggiustare cancelli e verniciare panchine e soprattutto una occasione per riscattarsi da un passato e ricominciare.
C’è Rosario che vorrebbe infatti fare il falegname , Fabio desidera tornare a fare l’autista , Luigi si diletta ai fornelli.
Franco racconta che partecipando a questo progetto ha ripreso fiducia nel futuro dopo aver trascorso cinque anni e mezzo in carcere. Rosario invece ha finito di scontare una condanna a sei anni e ha preso parte al progetto in maniera volontaria.
Questa bellissima iniziativa ha fatto sentire queste persone provate dalla vita utili alla società.
La pandemia ricordiamo è stata dura pure per i detenuti a cui è stata negata anche l’ora d’aria e sono state sospese tutte le attività (sportive e formative) e le visite e i colloqui.
Queste persone fuori dal carcere e prese in carico hanno acquisito abilità che sperano saranno utili per riprendere in mano la loro vita.
Durante questi mesi hanno infatti potuto frequentare laboratori professionalizzanti. : informatica, inglese, elementi di primo soccorso, giardinaggio ma anche corsi di cucina come Rosario a cui è sempre piaciuto cucinare. Luigi che ha lavorato come fabbro da quando aveva tredici anni non vede l’ora di ricominciare a lavorare. Intanto ha avuto la brillante idea di realizzare un presepe gigante all’interno dell’ex Caserma Sacchi , il sito ce ospita le attività dell’associazione “Voci di donne”.
Piazza Cavour a Caserta intanto è di nuovo fruibile e in villetta Padre Pio siamo riusciti a salvare un albero che pareva spacciato.
Gli ex detenuti per poter ricominciare devono sconfiggere il pregiudizio e la diffidenza della società e sono seguiti per questo motivo anche da uno psicologo.
Valeria Civale