Sorrento: erogati gli aiuti per i primi 313 lavoratori

28 dicembre 2020 | 09:42
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Sorrento: erogati gli aiuti per i primi 313 lavoratori

Penisola sorrentina. A trecento stagionali del turismo il Comune di Sorrento, proprio in questi giorni, sta erogando contributi per l’emergenza legata alla pandemia da Covid 19. Nel dettaglio, sono 313 i lavoratori le cui domande sono state accettate dall’amministrazione che ha già concesso il semaforo verde per la liquidazione del contributo. A seconda della posizione Isee, i bonus vanno da un minimo di 500 a circa 800 euro. Si tratta di un contributo una tantum. Non ammesse appena 19 domande: c’è chi supera 15.000 euro di reddito o chi non è in disoccupazione per cassa integrazione. L’impegno di spesa messo a punto dall’amministrazione del sindaco Massimo Coppola è di circa 400mila euro. Lo leggiamo oggi su Metropolis.

Sono risorse economiche provenienti dal bilancio comunale e che si legano a un avanzo messo a punto dalla precedente giunta. Eppure, l’esecutivo di piazza Sant’Antonino sta provando a soddisfare la forte richiesta di bonus e contributi da parte di tutte le categorie lavorative messe in ginocchio dal Covid 19. Proprio nei giorni scorsi, sono scaduti i due bandi relativi alle misure di sostegno in favore delle microimprese operanti sul territorio comunale, e a quelle destinate ai titolari di licenze Ncc, taxi e carrozze a trazione animale. Tutto per una cifra di 450mila euro. E’ ancora un progetto partito sempre dal municipio e che attende riscontri ulteriori, a nuove iniziative, da parte delle istituzioni regionali e centrali. Perché i Comuni possono pur rilasciare bonus, ma sempre con contorni molto delineati. «Un totale di 450mila euro per venire incontro a commercianti, imprenditori, tassisti, Ncc e a quanti stanno pagando le conseguenze della crisi economica del Covid-19 – le parole del sindaco Coppola – Un quadro di grandissima preoccupazione, soprattutto in un territorio come il nostro dove tutte le attività legate al turismo, principale voce del Pil, sono state messe in ginocchio dall’emergenza sanitaria. Ovviamente, sulla base delle domande che perverranno, e sulla eventuale disponibilità finanziaria, potrà essere preso in esame un successivo rifinanziamento dei bandi».