Calcio, allenatrice esonerata per alcune foto su Instagram

16 gennaio 2021 | 13:13
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Calcio, allenatrice esonerata per alcune foto su Instagram

E’ accaduto ad Alice Broccoli, 33enne che ha fatto della passione per il calcio e, soprattutto dell’amore per l’Atalanta, il suo lavoro. Diventata allenatrice degli esordienti (under 12) dell’Asd San Martino a San Leone, società sportiva del quartiere Pigneto di Roma, la Broccoli è stata licenziata per aver postato su Instagram delle foto non ritenute educative dalla società. Contattata da Calcioatalanta, capiamo chi è esattamente Alice e cosa sia successo realmente: “Vivo a Roma da 10 anni, l’amore per l’Atalanta nacque quando ero bambina. Nell’azienda di famiglia sentivo sempre i racconti della Curva, dello stadio, la maglia della Dea e io, amante del calcio, ero sempre lì ad ascoltare tutto. Mi sono appassionata tantissimo. Giocatori? Sono una superfan di Zampagna. Lo adoro alla follia perché ha dimostrato di essere un grande uomo d’onore. Poi non posso non nominare Stromberg”. Abitando a Roma il sacrificio da tifosa più grande che ha dovuto fare è stato quello di assistere alla vittoria della Dea all’Olimpico di Roma tra i tifosi giallorossi senza poter esultare: “C’ero però quando la Dea vinse in casa della Roma e segnò Zapata. Peccato che, essendo residente a Roma, non potei andare nel settore ospiti e fui costretta a guardarla in silenzio in mezzo ai romani senza esultare ai gol. Stadio di Bergamo? E’ da molto tempo che non riesco a tornare, ma appena posso lo farò. Non ho ancora visto lo stadio nuovo”. Anche ai ragazzi che allenava è riuscita a trasmettere la curiosità e la passione per la squadra bergamasca, tanto è vero che: “i primi tempi, quando i bimbi calciavano i rigori, si immedesimavano tutti in Messi o Ronaldo. Ora invece è comparso anche qualche atalantino”. La difficoltà dell’ingresso di una donna in un mondo che fino a qualche anno fa era totalemente maschile è ancora presente in questo campo e Alice ne è la prova:”In generale, se sei una donna e vuoi fare un lavoro da uomo devi lottare il doppio. Nel calcio ancor di più: è scontato che un maschio, sin dalla tenera età, prenda a calci una palla. Una donna invece se la deve sudare tantissimo e io ho fatto molti sacrifici per meritare il ruolo che avevo”. Dando un’occhiata al suo profilo Instagram, non si trova nulla di diverso da ciò che pubblicano le giovani donne della sua età ma per lei sono state un problema: “Sono stata licenziata perché mi è stato detto che un’allenatrice/educatrice non può pubblicare certe foto sui social. Tutto quello che io faccio e ho fatto come persona viene cancellato e azzerato a causa di foto sul mio account personale di Instagram. Sono molto dispiaciuta perché questa decisione ha fatto arrabbiare parecchio i genitori e ha deluso i bambini. Lavoravo da anni in società: avevo iniziato come dirigente, poi come aiuto allenatore, poi un anno con i “Piccoli Amici”, mentre quest’anno ero alla prima esperienza come primo allenatore con gli esordienti”.