Ciampolillo e va in scena il Var al Senato per la fiducia al Governo
Caos sul voto di Alfonso Ciampolillo, ex-M5S del gruppo Misto. Il senatore chiede di votare dopo essere stato assente alle due chiame ma la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, lo ferma: “Avevo già chiuso la votazione della seconda chiama”. Lì scoppiano le proteste dell’aula, tanto che Casellati chiede di vedere il video della votazione. Da decidere se sia arrivato in tempo per esprimere il voto oppure no. Il commento scherzoso di alcuni senatori: ”è l’assistenza video, il Var”.
Alla fine, dopo la verifica video, la Casellati riammette al voto Ciampolillo che vota sì. Ma le sorprese non finiscono: assieme a Ciampolillo viene riammesso anche il socialista Nencini, il quale ha votato sì in dissenso rispetto al resto del gruppo dei renziani.
Ma come si è svolto il giallo sulla mancata votazione del senatore ex M5S del gruppo Misto, Lelio Ciampolillo?
Considerato tra gli indecisi sulla fiducia al governo al Senato, è risultato assente alla prima e seconda chiama. Ma è subito scoppiato la bagarre. Il senatore ha chiesto di votare ma la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, lo ha fermato: «Avevo già chiuso la votazione della seconda chiama». Poi la Casellati ha chiesto di vedere la registrazione video della seduta dopo il caos scoppiato attorno al senatore Ciampolillo, arrivato in ritardo sulla seconda chiama. Sono stati così i senatori questori a dirimere il caso. Essendo un voto importante, la presidente del Senato, Casellati, ha quindi deciso di rimandare la decisione ai questori. E, poco più tardi, dopo aver controllato le videoregistrazioni, ha riammesso alla votazione il senatore Ciampolillo (e Riccardo Nencini di Italia Viva), che – secondo i filmati – erano in aula al momento dell’apertura del voto. «È stato effettuato un accertamento sulla chiusura della votazione. Risulta che Ciampolillo sia arrivato alle 22.14. Io ho dichiarato la chiusura alle 22.15. Siccome ha alzato la mano e non ho potuto vederlo, riammetto alla votazione Ciampolillo», ha spiegato Casellati, riammettendo anche Nencini «che era arrivato subito dopo».
Ecco come lo vede il nostro Giuseppe Di Martino