Comune di Sanza onora Giorno della Memoria, le vittime del nazismo e la liberazione di Auschwitz del 27 gennaio 2021.
Dal Cav. N. H. Attilio De Lisa (Padre di Rocco e Vincenzo originario di San Rufo della Diocesi di Teggiano-Policastro) attuale Presidente Sezione di Sanza Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Federazione di Salerno con Diploma di Fedeltà ottenuto per alti meriti acquisiti nell’organizzazione e nell’assistenza firmato sia dall’ex Presidente Nazionale Comm. Sergio Paolieri che dal Presidente Provinciale Prof. Antonio Landi oltre ad essere sia Cavaliere al merito della Repubblica Italiana dello Stato Italiano con a capo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che dell’Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede – Vaticano con a capo il Gran Maestro Papa Francesco Vescovo della Diocesi Roma e Pontefice della Chiesa Cattolica . Il 27 gennaio 2021 come di ogni anno si celebra in tutto il mondo il Giorno della Memoria, le vittime del nazismo e la liberazione di Auschwitz.
Lo scopo è quello di non dimenticare mai questo momento drammatico del nostro passato, affinché simili eventi non possano più accadere. Per ricordare le cicatrici dell’Olocausto ma anche la memoria diffusa, anche qui, nella nostra provincia. Vittime della follia nazista, volti e storie meno noti di Liliana Segre o Primo Levi ma ugualmente degni di essere ricordati, la cui memoria diventa un dovere da rinnovare continuamente. Con ogni mezzo necessario. Oggi più di ieri. In un momento in cui si odono ancora le sinistre grida e l’odio infame dei negazionisti.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l’Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto.
Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del “1º Fronte ucraino” del maresciallo Ivan Konev arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), scoprendo il vicino campo di concentramento di Auschwitz e liberandone i superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazifascista.
Ad Auschwitz, circa 10 giorni prima, i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia stessa.
L’apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati in quel lager nazista.
Nonostante i sovietici avessero liberato circa sei mesi prima di Auschwitz, il campo di concentramento di Majdanek e «conquistato [nell’estate del 1944] anche le zone in cui si trovavano i campi di sterminio di Belzec, Sobibor e Treblinka [precedentemente smantellati dai nazisti nel 1943]» fu stabilito che la celebrazione del giorno della Memoria coincidesse con la data in cui venne liberato Auschwitz”.
La data del 27 gennaio in ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico è indicata quale data ufficiale agli stati membri dell’ONU, in seguito alla risoluzione 60/7 del 1º novembre 2005.