COVID e Civiltà . Da Ravello un appello di Secondo Amalfitano
Ravello, Costiera amalfitana . Le piccole Comunità vivono quotidianamente fra i pro e i contro; conoscersi tutti, convivere come in una grande famiglia ha i suoi vantaggi ma anche tanti svantaggi.
In queste ore a Ravello stiamo vivendo, forse, la fase più delicata della Pandemia: probabilmente tre cluster di infezione si stanno incrociando, sommandosi e confondendosi fra loro. Immediatamente è scattata l’onda negativa della paura frammista a sospetti e illazioni. La piccola famiglia Ravellese è attraversata da uno dei momenti negativi.
Abbattersi? Disperarsi? Agitarsi? Direi proprio di NO! Quindi?
Innanzitutto l’invito e l’appello a rimanere lucidi e propositivi; facciamo in modo da contenere i danni e dare il nostro contributo per venire fuori il prima possibile da un’escalation che potremmo pagare a caro prezzo; soprattutto facciamolo senza sciupare il nostro tempo a dire cosa dovrebbero fare gli altri, cerchiamo piuttosto quello che possiamo fare noi.
Prima considerazione da tenere sempre chiara: Avere il COVID non è una colpa, non è un reato, non c’è nulla di cui vergognarsi.
Seconda e ultima considerazione: Per evitare di innescare ridde di voci, illazioni e pettegolezzi, sarebbe bello e opportuno che tutti quelli che in questo momento sono contagiati lo dichiarassero o autorizzassero le Autorità comunali a pubblicarlo.
Questo comportamento sarebbe il segno di un altissimo senso di civiltà, e di grande responsabilità nei confronti della nostra collettività/famiglia. Oramai il COVID è entrato in tutte le famiglie Ravellesi o al più in quella del vicino di casa, far sapere a tutti nome, cognome e data di nascita (per le omonimie), dei contagiati significa aiutare a ricostruire immediatamente la filiera dei contatti e dare alle Autorità un grandissimo aiuto a mettere in campo tutte le azioni opportune e necessarie: predisporre la realizzazione dei tamponi, e organizzare le azioni di supporto alle famiglie, dalla spesa quotidiana alla necessità di alloggi per l’isolamento, dal supporto medico all’allestimento di un centro di ascolto per dare consigli e informazioni utili e corrette.
Un piccolo gesto che farà la differenza fra noi e le comunità disgregate, litigiose e masochiste.