Forse a causa dei botti di Capodanno, migliaia di uccelli morti tra le strade di Roma.

3 gennaio 2021 | 17:53
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Forse a causa dei botti di Capodanno, migliaia di uccelli morti tra le strade di Roma.

Stanno  facendo il giro del mondo la notizia e le immagini  della moltitudine di uccelli trovati morti tra le strade della capitale. La causa per Lipu e Lega Anti Vivisezione è da attribuire  ai botti di Capodanno.  In programma una denuncia alla Procura della Repubblica.

Roma – Sgomberato il campo che la notizia fosse una bufala, le immagini degli uccelli morti per le strade della capitale ed in particolare nella zona della Stazione Termini  (come dimostrano le foto scattate dal fotografo dell’agenzia Ansa), stanno facendo il giro del mondo. Sin da subito  si è avanzata che la causa fosse   di storni impauriti e disorientati, morti o a seguito dell’impatto contro le finestre, contro i cavi dell’alta tensione; oppure dopo essersi scontrati tra loro o a seguito di infarti provocati dallo spavento per i botti. Sebbene in fenomeno sembrerebbe essersi verificato gia in passato, per la Lipu(Lega italiana protezione uccelli),stavolta molti uccelli morti, oltre alla zona Termini, sono stati ritrovati anche in via Nazionale, piazza Esedra e via dei Fori Imperiali. Gli storni sono animali sociali e la notte formano dei dormitori sulle alberature che possono arrivare a contare molte migliaia di individui.

Durante la notte di Capodanno, secondo la Lega italiana protezione uccelli, l’esplosione dei botti ha spaventato gli animali che si sono alzati in volo contemporaneamente, in maniera disordinata e al buio e molti individui hanno sbattuto tra di loro e contro i fili sospesi e le barriere architettoniche tipiche del centro città. Tale situazione ha causato la morte di un centinaio di uccelli e il ferimento di altri. Secondo Lipu,gli storni negli ultimi anni hanno diminuito la loro presenza in centro a Roma, forse anche come conseguenza degli interventi di dissuasione operati ormai da quasi venti anni. Negli ultimi due anni, al 31 dicembre, non c’era nessun dormitorio presente o comunque non così numeroso. Quest’anno invece gli storni sono tornati al centro di Roma e non essendo stato fatto nessun intervento di dissuasione sono rimasti sul posto fino ad oggi in grandissimi numeri. Episodi simili si sono registrati comunque anche negli anni passati soprattutto tra il 2003 e il 2010 quando la presenza di questi animali a Roma era davvero importante.

Già in passato la Lipu aveva denunciato che in merito agli animali selvatici, in particolar modo per l’avifauna che spesso non viene considerata, lo scoppio dei fuochi artificiali in piena notte provoca danni inimmaginabili; nell’avifauna selvatica un botto causa uno spavento tale che può provocare la morte per infarto o li induce a fuggire dai dormitori costituiti da alberi e siepi (da qui l’importanza del verde urbano e di non capitozzare drasticamente le chiome degli alberi), e a volare al buio alla cieca anche per chilometri, andando a morire addosso a qualche muro o cavo elettrico; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi su un manufatto, spesso muoiono investiti dalle automobili o assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo. Intanto lega anti vivisezione ha annunciato che presenterà una denuncia in Procura  per maltrattamento di animali. Il sospetto che a causare la morte sia stato lo spavento per i botti di Capodanno L’obbiettivo pertanto è far luce su tutte le responsabilità, dirette e indirette, che hanno causato la morte  di diverse centinaia di uccelli  a causa dei botti. Per la lega anti vivi sezione sono quattro anni che  si attende il varo del nuovo Regolamento tutela diritti animali comunale che potrebbe e dovrebbe vietare i botti 365 giorni l’anno, dopo che è stata bocciata la richiesta per inserire il divieto nel nuovo Regolamento di polizia urbana. Le ordinanze emanate con formula ‘last-minute’ sempre a poche ore dal Capodanno, sono inutili se non si pensa a predisporre un valido sistema di controllo dei quartieri ad opera della Polizia di Roma Capitale, come da sempre richiesto. – 03 gennaio 2021 – salvatorecaccaviello

Fonte:VAS Verdi Ambiente e Società – Roma Today