Il doodle di oggi ci ricorda la nascita del Basket. Storia sorrentina di questo sport

Il doodle di Google celebra oggi James Naismith,  l’insegnante che inventò il basket 129 anni fa. Oggi  si celebra l’anniversario ufficiale della nascita di questo sport. L’insegnante di educazione fisica canadese, ma naturalizzato statunitense, in servizio allo Springfield College, in Massachusetts.

Positanonew vuole in questa occasione ricordare la storia del Basket sorrentino, attraverso immagini e fonti scritte come il volume di Antonino Cuomo Sorrento 1947-2007, attivista storico di questo sport.

Generico gennaio 2021

Antonino Cesaro – dagli amici detto babboscia – in occasione della gue1Ta 1940/45, da studente d’ingegneria, fu a1TUolato in artiglieria e, conseguito il grado di Sottotenente, fu trasferito in Polizia a Roma. Rientrato dalla guerra, completò gli studi laureandosi in ingegneria, svolgendo un’intensa attività professionale, progettando molti fabbricati ed alberghi, fra cui il Cine-teatro Armida e l’Hotel Carlton. Fu un attivo spmtivo, campione di nuoto e di basket, trasferendo la sua passione atletica in attività diiigenziali, fondatore della “Polispmtiva Sorrento”, cofondatore della “Società Sportiva Sorrento” per l’attività calcistica e della Sezione sorrentina dell’Uomo Qualunque. Per molti anni è stato presidente del Circolo Sorrentino (in piazza Tasso) ed è deceduto il 22 aprile 2008. 

Il 27 marzo 1949 è la data che segnò la rinascita del basket
a Sorrento dopo la parentesi bellica.
Ancora una volta fu uno sportivo di razza, che, non potendo
più svolgere la sua attività da atleta, s’impegnò nell’organizzazione,
dandone dimostrazione fino agli ultimi anni di vita.
Intendo parlare dell’ing. Antonino Cesaro (nuotatore e cestista
dell’epoca anteguerra, nella quale prestò il suo servizio, prima
in artiglieria e poi – durante l’occupazione tedesca della Capitale
– nella polizia), il quale con un gruppo di amici (ricordo
particolarmente Mario Schisano e Giacomo Bianchi) fondò la
Polisportiva Sorrento con l’intento di promuovere il basket, iniziando
dal settore femminile (forse ritenendo che potesse ottenere
maggior richiamo) .
Bisognava trovare il campo ed i cesti quali elementi essenziali
ed indispensabili per poter iniziare gli allenamenti. Si trovò
l’occasione sfruttando l’organizzazione (nell’estate 1948) da
parte della Federazione Provinciale della Pallacanestro Italiana
di un torneo di propaganda nell’area della Villa Comunale adibita
a campo di tennis, chiedendo alla sua conclusione di potere
dispone dei cesti trasportati da Napoli, sistemandoli nel cortile
interno de li’ edificio comunale delle Scuole Elementari di via
Vittorio Veneto, gentilnente concesso dal Comune con il nulla
osta della direzione didattica.
Fu costituita la Polisportiva Sorrento, il cui presidente fu
Giacomo Bianchi, il DG Antonino Cesaro ed a me fn affidato
l’incarico di allenatore ; fu rono invitate, alcune giocatrici della
squadra che lo stesso ing. Cesaro aveva allenato negli anni trenta
ed ancora idonee e disponibili: Maria Paolotti e le sorelle Else
ed Adda Cacace. Ad esse fu rono aggiunte Pina Schisano, Titina
Ercolano, Maria Cuomo, Luisa Casola, Giovannella Fiorentino,
Laura Cappuro ed altre ragazze. Gli allenamenti cominciarono
subito per prepararci a pattecipare al campionato di Prima Divisione.
Nei giorni di allenamento bisognava prima tracciare il
campo e poi iniziare gli esercizi, perché si era su “terra battuta”
e la frequenza da pmte dei bambini, n eli’ orm·io scolastico, cancellava
tutte le linee del campo di basket. E si dovette affrontare
un altro ostacolo: l’opposizione di alcuni genitori a fare indossare
alle atlete il pantaloncino corto. Si fece ricorso alla “gonna
pantalone” che superò ogni ostacolo!
L’esordio della squadra di basket femminile avvenne, come
ho detto innanzi, il 27 Marzo 1949 con l’incontro che la vide
opposta a quella del CUS Napoli, il cui esito non fu favorevole
alle sorrentine, che si trovarono di fro nte ad una compagine
molto più esperta. Ma già nella domenica successiva con il Portici
B, ci si rifece con il risultato di 23 a 2.
Intanto nacque l’esigenza di un campo adatto al basket, per
cui fu richiesta, ed ottenuta, dal Comune, l’autorizzazione ad
occupm·e la parte estrema orientale della copertura degli antichi
cisternoni romani. lvi, il presidente ing. Cesaro (a sue spese)
realizzò un rettangolo di gioco (oltre due serie di gradini per
accedervi), usufmendo, come spogliatoio, dell’ ospitalità di una
signora abitante al pri mo piano del complesso edilizio (l’anno
successivo furono costmiti anche gli spogliatoi adiacenti al
campo). La struttura fu intitolata a “Sandro De Lizza”, giocatore
di basket, nella squadra anteguena, caduto durante l’evento
bellico e fu inaugurata l’ Il ottobre 1949.
Contemporanemnente cominciò a nascere il desiderio nei
“maschi” di fmmare una squadra e … si giunse, nel 1950 al
campionato di Prima Divisione ed alle finali provinciali che furono
disputate aTone Annunziata, su di un campo nell’ambito
del “Lido Azzuno”, ospite della compagine locale “La Civetta”
– in piena estate – nelle quali ci si aggiudicò il terzo posto.
La squadra era composta (oltre che dallo scrivente, capitano e
allenatore) da To rquato Schisano, Gaetano e Federico Russo,
Rudy Forcella (un itala-egiziano studente all’Istituto Nautico
“N. Bixio”), Riccardo Fiorentino ed i giovanissimi Pasquale
Nina, Luca Fiorentino, Giorgio De Martino, Antonino Puglia,
Pietro Valente e Vittorio Iannuzzi.
Nell’anno successivo la Polisportiva Sorrento sospese la sua
attività, ma la squadra maschile continuò a garantire la presenza
di Sorrento nel basket campano con l’Associazione Giovanile
Ardita che ebbe in Cannine Sessa il presidente e poté contare
sull’ apporto degli stessi atleti e dopo aver superato la Pmtenio
Av ellino con il punteggio di 26-21, nell’incontro del 16 Luglio1951,
battendo la S. M.E. Napoli, seconda in classifica per
51-14 consolidò il primato e da capolista si guadagnò il diritto
alla finale con la capolista de li’ altro girone, la Polisportiva Portici,
finale che si disputò a Sorrento l’ li Agosto 1951 – nella prima giornata dalla Settimana Sportiva di Fenagosto – e vide
vincitrice la compagine sorrentina per 28-27, così composta
Cuomo (4), Schisano, Forcella (8), Nina ( l O), Valente, De Martino,
Puglia e Russo F. (6).
Purtroppo nella finale regionale che si disputò a Pmtici, l’Ardita
Sorrento fu sfmtunata perché nel primo incontro dovette
incontrare la squadra locale che non riuscì a battere, dovendosi
contentare del terzo posto, conquistato nella seconda partita.
Dopo quell’anno, per nulla negativo, la squadra maschile si
sciolse: lo scrivente e Rudy Forcella andammo a giocare proprio
con il Portici, i fratelli Russo con il CUS Napoli.
I giovani continuarono ad allenarsi e nel 1952 la stessa
Polisportiva Ardita, con presidente Pasquale Nina, partecipò
al campionato “juniores” nel quale, però, nonostante l ‘ultima
netta vittoria sulla “Marcacci” di Napoli, seconda in classifica
(16 Marzo 1952) con il risultato di 40 a 20, non riuscì a superare
la fase eliminatmia. La squadra era composta, oltre che dal
capitano Pasquale Nina, da Luca Fiorentino, Antonino Puglia,
Vittorio Iannuzzi, Giorgio De Martino, Pietro Valente, Somma,
Gargiulo e Irolla.
Contemporaneamente (il 25 Marzo 1952) ripresero gli allenamenti
femminili al “San dro De Lizza”, con innesto di nuove
ragazze (una quindicina di nuovi elementi) che, con costanza
ed assiduità, s’impegnarono ad apprendere gli elementi base
del basket. A fianco a Maria Cuomo, Titina Ercolano, Pina
Schisano e Laura Cappuro, si aggiunsero Giuliana Gargiulo,
Ninì Campa, Teresa e Ottavia Di Leva, Gabriella Franchi, Vera
Gammino, Maria Luisa Gargiulo, Mariella Iacono, Nora Savarese,
Annamaria e Re nata Amati e tante altre.
In campo maschile, nel maggio 1952, iniziò il campionato
diocesano, organizzato dal C.S.I. Sonento, al quale parteciparono
tre squadre di Sonento ed una di Piano di Sonento. La
vincitrice di questo particolare torneo avrebbe disputato le finali
in campo provinciale (sempre nel campo “cattolico”)
Le tre squadre son·entine erano l’Ardita A (Schisano, Nina,
lannuzzi, Fiorentino, De Mmtino, Puglia) e B (Valente, Gargiulo,
Guastafieno, Sessa, Cozzolino, De Luca, Ambrosini, De
Angelis, Cozzolino) e la Cestistica Sorrento (Cuomo, Benaglia,
Castellano, Barbato, Damiano, Acampora, S. D’Esposito, R.
D’Esposito, L Scala, Stmita, Ercolano).
Il campionato finì – nel giugno – con l’Ardita “A”, prima in
classifica, a punteggio pieno ed uno dei suoi atleti, Vittorio Iannuzzi
capolista fra i marcatori con 126 punti, la seconda squadra
della stessa Ardita si classificò al secondo posto, ex aequo
con il S,Nicola.
Gli allenamenti continuavano assiduamente sia per la squadra
maschile che femminile. Spesso le due compagini s’incontravano
e si . . . sfidavano. Ricordo uno di questi confronti, verificatosi
il 7 Aprile 1953 e, attribuendo alle ragazze un punteggio
triplo di quello normale (6 contro 2), la squadra femminile prevalse
88 a 87. Per la verità, dopo il ptimo tempo essendo gli
uomini in vantaggio 25 a 1 8 , entrai io nella squadra femminile
per dare un maggior sostegno e ordine di gioco e per dovere
di . . . cavalleria verso il gentil sesso.
Negli anni Sessanta riprese l’attività cestistica femminile _
nella nuova sistemazione del campo in via Rota nella zona a sud
del rettangolo di gioco per il calcio – e la Polisportiva Sorrento,
con una squadra di giovani promesse affrontò con numerosi
successi il campionato “giovanile” 1965/66. La compagine era
composta da Maria Rosaria Stinca, Teresa e Rosaria Del Giudice,
Anna, Vittoria e Rita Pane, Luciana Coppola, Fortunata
Pollio, Marina Cambi, Teresa Reale, Anna Rosina, Elina Cuomo,
Antonietta Termìniello e Luciana Coppola. Su 1 2 partite la
squadra sonentina ne vinse otto.
Ma poi si aprì un altro periodo di stasi!
Dopo alcuni anni di sosta la Polisportiva Sorrento riprese
l’attività nel 1975, sempre per iniziativa dell’ing. Antonino Cesaro
che riuscì ad unire, intorno a se, alcuni amici appassionati
o ex cestisti, chiamando a collaborare come allenatore Salvatore
Peraino, ex cestista stabiese (faceva anche parte della squadra
locale durante il campionato di prima divisione del l 949/50
allorchè la squadra maschile la incontrò durante il girone eliminatorio).
Si può ben dire che il binomio Cesaro-Peraino abbia
creato le premesse per un periodo di cestismo a Sonento che,
ancora, con tutte le sue proiezioni e con tutti i mutamenti dovuti
al tempo ed alle persone, diede i suoi fmtti, sviluppando subito
un ricchissimo vivaio, con il Centro Coni di Avviamento allo
Sp01t e corsi di minibasket.
L’attività negli anni 1976-80 vide le squadre, maschile e femminile,
militare nei campionati provinciale e regionale, ma fu
quella femminile che tiuscì a raggiungere ambiziosi traguardi.
Nel 1979 fu proprio la squadra femminile, vera perla del vivaio
locale, a guadagnarsi la promozione al campionato nazionale di serie
C. L’allenatore Peraino potè schierare una formazione composta
da Antonella Acampora, Rita Astarita, Rossana Cafiero, Cristina
Colonna, Anna Di Pahna, Sonia Paschetta, Sofia Peraìno, Mmiella
Russo e Barbara Schisano che conquistm·ono la promozione, consentendo
di disputare, dall’ mmo federale 1980/8 1 , il campionato di
setie B con Rossana Cafiero, Anna Di Pahna, Anna Federico, Rita
Palomba, Sonia Paschetta, Sofia Peraino, Mmiella Russo, Barbara
Schisano e M. Rosmia Schisano.
Nel 1982/83 Salvatore Peraino lasciò la guida tecnica della società
e della squadra (creando la Fortitudo Basket) e l’ing. Cesaro,
chiamò a svolgere le funzioni di allenatore Manfredo Fucile che
guidò la squadra per due stagioni, seguito da Nicola Marino.
Devo aggiungere che nel maggio del 2000 a Salvatore Peraino
dal Coni fu assegnata la “stella d’oro” al merito sportivo
(dopo le medaglie di bronzo nel 1977 e di argento nel 1982)
A seguito dell’immatura scomparsa della giovane cestista
Angela Valente (figlia di Pietro, giocatore della squadra maschile
degli anni Cinquanta), in suo onore, il 7-9 Giugno 1985,
fu organizzato un tomeo femminile di basket.

La squadra resse bene i vari campionati e, dopo tre anni di permanenza
in setie B, falli per un soffio la promozione in setie AJ2.
Questo lusinghiero progresso consentì al presidente Cesaro
di acquisire altri “amici del basket” che consentirono un sensibile
rafforzamento della squadra che, nella stagione agonistica
1987/88, guidata dal duo Iannelli-De Caro raggiunse l’ambito
traguardo della serie A/2, con la squadra composta da Anna
Apreda, Sandra Bernelli, Pucci Carbone, Giovanna Cianciaruso,
Anna Di Palma, Chiara Ercolano, Anna Federico,· Emilia
Mascolo, M. Rosaria Schisano, Maria Sica, Orsola Somma e
Maria Trolla. Purtroppo l’insufficienza tecnica delle attrezzatu
re sportive sorrentine (nonostante le prom esse delle Autorità
Amministrive Comunali) misero in condizioni le cestiste sorrentine
di ritornare subito in serie B, donde – dopo aver fallito
il ritorno nella serie superiore nell’ annata 1989/90 per un soffio
– nel 1992 fu retrocessa in serie C, dove sostò un solo anno,
perché nel campionato 1992/93, mantenendo pressocchè la medesima
squadra, ritornò in serie B.
La volontà del presidente, lo zelo delle cestiste e la guida tecnica
di Agostino Mercurio consentì la seconda conquista della
serie AJ2 per l’anno 1997/98. La formazione vincitrice del campionato
1996/97 era composta da Bianca Acampora, Teresa Aiello,
Anna Apreda, Giovanna Balsamo, Carla Colaci, Cristina De
Rosa, Francesca Esposito, Annalisa Negrini, Stefania Pollio, Maria
Troll a, Clelia Va nita, Rosa Viscardi e M. Rosruia Schisano.
Nell’ annata sportiva 1998/99, la squadra ritornò in serie B
(ancora una volta la petmanenza in A/2 durò un solo anno) e
l’ing. Cesaro associò alla presidenza l’ex giocatrice degli anni
’70, Rita Astarita, che già viveva nell’ ambiente cestistico a livello
dirigenziale.
Infatti, insieme a Lucia Di Leva, avevano fondato nel 1995
la Penisola Basket per l’attività sportiva in campo maschile,
partendo con Alessandro Abbisogno, Massimo Costagliola,
Eugenio e Liberato Cuomo, Giacomo De Marrtino, Vincenzo
Esposito, Antonino e Salvatore Gargiulo, Fabio e Marco Percuoco
e Riccardo Vo lpe.
Ovviamente l’inizio dell’attività federale si svolse – nel
1995/96 – in Promozione, ma subito fu conquistato il diritto alla
Serie D, ben figurando fino a disputare nell’annata 1998/99 e
nel 1999/2000 i “play off’, conquistando in quest’ultimo anno
il passaggio in serie C/2 con Massimo Costagliola, Massimo e
Valerio De Simone, Giuseppe e Sergio Esposito, Alfredo Pacegli,
Michele Formisano, Francesco Gargiulo, Silvio Mauriello,
Samuele Messina, Aurelio Orazzo, Gianluca Po!linaro, Francesco
Puzzella, Antonio Ve lotti e Paolo Ziino, guidati da Danilo
Spedaliere.
Purtroppo la permanenza in C/2 durò un solo am1o e la retrocessione
fu decretata nell’ultimo incontro con I’EcDue Angeloni,
a Casetta, dal quale la Penisola Basket uscì sconfitta per 77 a 71,
il 9 Giugno 200 l a Casetta. Da allora sono stati disputati sempre
i campionati in serie D, compmtandosi sempre con molto onore,
classificandosi anche nelle zone alte della classifica.

Nel dicembre 2002, finalmente, il basket sorrentino poté trovare
“casa” in patria, con l’inaugurazione della tensostruttura di
via Marziale, dopo tre anni di “esilio” nel palazzotto dello sport
di Boscoreale. Dopo dieci anni fu il primo impianto sportivo
apetto in Penisola Sorrentina che ha soddisfatto, oltre che alle
compagini sportive , tanti giovani anche per la prospettiva delle
attività scolastiche. E la prima partita nella nuova stmttura vide
la vittoria della Polisportiva Sorrento (serie B femminile) sul
Taranto per 64 a 46.
Nell’ultimo auno la squadra è stata affidata a Luigi Savru·ese
e composta da Alfonso e Luigi Astarita, Vladinlir Blaiotta, Casimiro
Cuomo, Val erio De Simone, Salvatore Di Palma, Claudio
Esposito, Raffaele Fiorentino, Carlo Gagliano, Giuseppe Grimaldi,
Mario Persico, Aldo Pollio, Francesco Puzzella, Alessio
Ruggiero e Paolo Ziino (quest’ultimo in squadra fin dal l997.
Dopo i primi anni la presidenza fu assunta solo da Lucia Di Leva,
essendo Rita Astatita passata a dùigere la Polisportiva Sorrento.

Ma l’attività della Polisportiva Sorrento non si fermò alla prùna
squadra, perché, sempre attenta ai problemi sportivi della gioventù
sorrentina nel campo cestistico, svolse con costrurza una rilevru1te
attività giovanile, sia maschile che femminile, a livello provinciale
e regionale, gestendo anche il Centro CONI di Avviamento allo
Spmt con corsi di minibasket per centinaia di bambini.
La nuova – seconda – società sportiva di pallacanestro sorrentina
nacque nel 1983, per iniziativa di un gmppo di appassionati
spmtivi, guidati da Salvatore Peraino, allenatore benemerito
(ormai “naturalizzato” sonentino) e fu chiamata F ortitudo BK
Sorrento. Iniziò l’attività sia in campo maschile che in quello
femminile, pmtecipando ai campionati a livello provinciale e
regionale.
La squadra maschile, definita “la perla del vivaio” viene
promossa al campionato di Promozione e, n eli’ anno sportivo
successivo, 1986/87, per un soffio non venne raggiunta
la promozione nella serie superiore, cioè nel campionato di
serie D, così come non fn possibile raggiungere la stessa
meta, nonostante l’ingresso nella società di nuovi appassionati
sostenitori che consentirono rinforzare la squadra con
elementi di alto valore tecnico. La promozione in serie D
venne, finalmente, raggiunta a conclusione del campionato
1991/92, anche se, l’inesperienza e l’emozione, non consentirono di permanervi.
Negli anni successivi la Fortitudo s’impegnò maggimmente
nel settore giovanile del cestismo sorrentino attraverso attività
a livello provinciale e regionale, ma particolarmente istituendo,
e gestendo, un Centro Coni di Av viamento allo Sport con corsi
di minibasket per centinaia di “giovanissimi allievi”.
Nell’ anno sportivo 1996/97 la Fortitudo BK Sorrento pmtecipò
ai campionati di l” Divisione Femminile, Cadetti, Allievi,
Propaganda e Trofei minibasket.

Nino Cuomo  ricordi di famiglia

IL BASKET
Un’altra attività sportiva, nella quale la nostra famiglia si è distinta, è stata
la pallacanestro, dicendo subito di essere stati seguaci – ed allievi.- _di Antonino
Cesaro. Ricordo ancora, quando, il campo di basket era pos1z10nato,
parallelamente a quello di calcio (quest’ultimo ancora disteso in senso inver~
so a quello attuale, in direzione est-ovest) ed io frequentavo, ragazzmo, gh
allenamenti e le partite con mio cugino. .
Così nacque la mia passione per il basket e, nel 1949, quando Antomno
Cesaro con Mario Schisano e Giacomo Bianchi costituirono la Polisportiva
Sorrento io assunsi l’incarico di allenatore. Si era svolto un torneo fra squadre
femr:iinili non locali adattando a campo di basket l’ex campo di tennis,
‘ . . ‘ nella villa comunale , ormai dismesso e rinacque l’ardore per questa atti vit. a
spo1tiva. Iniziammo con la squadra femminile di cui facevano parte Mana
Paolotti e le sorelle Else ed Adda Cacace, della squadra della fine degli anni

’30 e le nuove: Maria (mia sorella), Pina Schisano, Titina Ercolano, Luisa
Casola, Giovannella Fiorentino, Laura Cappuro ed altre ragazze.
I primi passi di questa squadra si svolsero nell’area interna dell’edificio
scolastico elementare in via Vittorio Veneto, che ogni volta bisogna innaffiare
( essendo di terreno battuto) e tracciare le linee del campo ( ci si spogliava
nella ex palestra coperta, insufficiente per il basket). Per affrontare un campionato
era necessario un campo diverso e più idoneo. Così Antonino Cesara
chiese, ed ottenne dal Comune, una parte dell’area di copertura degli antichi
cisternoni romani, con ingresso dal corso Italia 211 (Palazzo Spasiano) ed
utilizzando come spogliatoio una camera messa a disposizione da una signora
del palazzo. Antonino Cesara realizzò a sue spese un’area di cemento
(ricordo il grande consumo delle scarpe di basket), ai margini della quale, poi
fu elevato uno spogliatoio, più che necessario quando iniziarono le partite
di campionato. La struttura fu intitolata a “Sandro De Lizza”, cestista della
squadra sorrentina degli anni trenta, caduto nella guerra 1940/45.
Inutile dire che la partecipazione di Maria era più che determinante nel
rendimento della squadra che, nel 1950, conquistò su1Io stesso campo il titolo
provinciale femminile di Prima Divisione, battendo la squadra di Portici, con
la quale, però, quindici giorni dopo, perdette l’incontro per il titolo regionale.
Intanto cominciò a nascere il desiderio di fmmare una squadra maschile
ed io ero impegnato come allenatore e come giocatore quattro giorni alla settimana.
Era il periodo in cui ero passato dall’ingegneria alla giurisprudenza e
potevo disporre delle ore pomeridiane per gli allenamenti. Per la verità nostro
padre (sia per me che per gli altri fratelli e sorelle) non opponeva ostacoli per
farci frequentare le attività sportive!
Con la squadra maschile della Polisportiva “Sorrento” iniziammo, nel
1950, dalla Prima Divisione. La squadra era composta da Torquato Schisano
dai fratelli Gaetano e Federico Russo, Rudy Forcella (un italo-egiziano eh~
frequentava, quell’anno, l’Istituto Nautivo “N. Bixio” di Piano di Sorrento),
Riccardo Fiorentino ed un gruppo di giovani: Pasquale Nina, Luca Fiorentino,
Giorgio De Martino, Antonino Puglia, Pietro Valente e Vittorio Iannuzzi.
Il campionato si concluse con le finali provinciali, che si disputarono sul campo
del “Lido azzurro” a Torre Annunziata, dove ci piazzammo al terzo posto.
In quell’anno a Palermo si disputò un torneo-campionato di Centro-Sud
ed io feci parte della rappresentativa campana, che vinse il torneo battendo
in finale la squadra dell’Abruzzo. Ricordo che partimmo il 26 luglio con la

nave, di sera dal porto di Napoli, dormendo a bordo nelle scialuppe di sai vataggio.
Al mattino, a Sorrento, ero andato al mare e, come al solito giocavamo
a palla a nuoto. Durante la partita Nino Gargiulo con un’unghiata

mi membrana che copre l’occhio destro e fui costretto a ricorrere all’Ospedale
ove ricevetti un punto. Ovviamente, recandomi a Napoli, nel salire a bordo
della nave per Palermo nascosi l’incidente per non correre il rischio di essere
]asciato a Napoli. A Palermo poi andò tutto bene: imparammo a mangiare le
brioche con il gelato!
Purtroppo, l’anno successivo, la Polisportiva “Sorrento” non svolse attività
ed il basket maschile si trasformò in Associazione Giovanile “Ardita” che,
sempre in Prima Divisione, conquistò il titolo provinciale, proprio a Sorrento,
nel programma della “Settimana Sportiva di Ferragosto”, ma si dovette
contentare del terzo posto nelle finali regionali, disputatesi a Port1c1, dove
avemmo la sfortuna di incontrare, nella semifinale, la squadra locale.
Ho svolto attività cestistica anche in campo universitario facendo parte
della squadra della facoltà di giurisprudenza, distinguendomi nel ruolo di
play. Quando mi fidanzai con Rosa, fui invitato da Suor Alfonsa (suora d’Ivrea,
sorella di Padre Modesto Russo, francescano, del convento d1 Sorrento,
che io frequentavo quando ero bambino, parente dei Russo, hotel Capn, Conca
Park e Sorrento Palace), di istruire in pallacanestro le ragazze che frequentavano
il laboratorio dove imparava a ricamare, e ricamava, Maria la sorella.
Anche dopo la laurea ed il fidanzamento con Rosa ho continuato ad allenare
una seconda squadra femminile, con la quale raggiunsi notevoli soddisfazioni.
Di questa seconda squadra facevano parte, oltre ad Elina, mia sorella
(che, mancina, era molto brava), Rosita Cacace (cugina di Rosa) e k sorelle
di Rosa, Annuccia e Vittoria; Ottavia Di Leva, Camilla Cacace, Amta Le1gh,
Antonietta Celentano, Rosaria Donatantonio, Andreina Esposito, Anna Rosina
ed altre. Con queste ragazze abbiamo partecipato al campionato regionale
1961/62.
Molte altre sono state le ragazze che hanno frequentato i miei allenamenti,
al campo “De Lizza” sui cisternoni romani al palazzo Spasiano, fra cui Rosellina
Gargiulo (futura Presidente dell’Amministrazione Provinciale d1 Napoh)
e Giuliana Gargiulo (giornalista e scrittrice).

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