Perché Mario Draghi è l’ostacolo maggiore a un Conte-ter
Con Giuseppe Conte che da pochi minuti ha consegnato le sue dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, torna ad aleggiare su Palazzo Chigi lo “spettro” di Mario Draghi. Il nome dell’ex governatore della Banca Centrale Europea è quello che il premier dimissionario teme di più, ben consapevole del fatto che difficilmente il nome di Draghi potrebbe trovare ostacoli in Parlamento qualora emergesse con chiarezza l’impraticabilità di un Conte-ter. Più volte citato da Matteo Renzi in queste settimane come teorico del “debito buono“, apprezzatissimo da Silvio Berlusconi che in passato lo ha indicato come figura ideale per la presidenza del Consiglio di un eventuale governo di centrodestra – e che non a caso ne fu principale sponsor all’epoca della nomina a governatore della BCE – Mario Draghi potrebbe essere il nome che mette d’accordo tutto l’arco costituzionale. Proprio a discapito di Conte…