Positano, il disagio di Via Grado dove si è costretti a trasportare “a mano” le persone con barelle improvvisate

Perché non seguire l'esempio di Ravello?

Riceviamo e pubblichiamo

Positano. Siamo oramai nel 2021 ma in Via Grado si è ancora costretti a trasportare “a mano” le persone con barelle di fortuna. E’ una storia infinita quella di Via Grado. Sono oramai decenni che i residenti della frazione di Montepertuso portano avanti una battaglia affinché si possa realizzare una strada di collegamento. Sarebbe sufficiente anche un semplice passaggio – così come ad esempio esiste a Ravello – che permetterebbe a piccoli mezzi di poter agevolare il collegamento fra le abitazioni e la strada principale. Una soluzione indispensabile per il trasporto delle persone che necessitano magari di raggiungere strutture ospedaliere per ricoveri o accertamenti, ma anche per il trasporto delle merci.

Ricordiamo che la zona abitata di Via Grado, in cui vivono 25 nuclei familiari, è separata dalla strada principale da più di 500 gradini. Nel caso specifico ieri una donna, colpita da un improvviso malore, è stata trasportata dai residenti (sempre disponibili a fornire aiuto), grazie ad una sedia in ferro trasformata in portantina con l’ausilio di funi e pali, fino all’arteria stradale per poi essere condotta in ospedale dove attualmente si trova ricoverata per le cure del caso.

E’ inconcepibile che intere famiglie si trovino a vivere una situazione di disagio che le vede costrette a dipendere dall’aiuto dei residenti per poter superare quei 500 scalini in caso di malessere o di necessità. Basti pensare semplicemente alle persone anziane per le quali quelle scale diventano un vero ostacolo alla vita normale ed all’indipendenza. Sarebbe ora che il Comune valutasse la costruzione di un piccolo passaggio che permetta finalmente di raggiungere le abitazioni con dei piccoli mezzi ricordando che, in caso di malori, anche la differenza di minuti può contribuire a salvare una vita.

via grado

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