Procida Capitale italiana della cultura 2022, presentato il dossier al Mibact
Audizione stamattina con la commissione, entro lunedì la decisione. Nel progetto grandi mostre, residenze per artisti rifugiati e rigenerazione di luoghi come l’ex carcere. Ambrosino: “Sempre più orgogliosi”. Riitano: “L’isola è un laboratorio culturale di felicità sociale”
ProcidaCapitale italiana della cultura 2022, presentato il dossier al Mibact.
Si è tenuta questa mattina l’audizione, da parte della commissione di esperti nominata dal Mibact e presieduta da Stefano Baia Curioni, della presentazione del dossier di candidatura di Procida a Capitale italiana della cultura 2022. L’incontro in videoconferenza è stato trasmesso in diretta sul canale YouTube del Mibact (www.youtube.com/user/MiBACT). Procida è nella short list delle dieci finaliste dalle quali la giuria indicherà al ministro Dario Franceschini, entro lunedì 18 gennaio, il progetto di candidatura più idoneo alla designazione.
A introdurre la presentazione il sindaco di Procida, Dino Ambrosino, che ha sottolineato “l’orgoglio per un percorso di partecipazione, condivisione e inclusione, che fa di Procida – già prima piccola isola d’Italia ad accogliere migranti rifugiati – la prima isola candidata a Capitale italiana della cultura, con un progetto di ampio respiro, volto alla rigenerazione urbana di alcune strutture del territorio, dal carcere borbonico di Palazzo d’Avalos alla chiesa di San Giacomo”.
Il direttore della candidatura, Agostino Riitano, ha poi illustrato il dossier, che si intitola “La cultura non isola” e abbraccia 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti e 40 opere originali. “Un tema, il nostro, individuato prima della pandemia – ha sottolineato – e ancor più necessario in questi tempi di isolamento casalingo in cui la cultura è stata ed è fondamentale. Procida è oggi un laboratorio culturale di felicità sociale, che ha puntato sulla co-creazione di eventi e punta su un turismo lento e di ritorno, in cui il visitatori diventi cittadino”. Tra i progetti annunciati: “Amih”, una residenza per artisti rifugiati e richiedenti asilo, l’hub “Procida4innovation”, la grande mostra “Abitare metafisico” di Mimmo Iodice, “SprigionArti” – un programma di eventi al carcere di Terra Murata – e diverse iniziative di “citizen science”. “Abbiamo costruito relazioni con i comuni della Campania e con i 27 comuni delle piccole isole d’Italia, ma anche con una serie di realtà europee”, ha aggiunto Riitano. Sollecitati dalla commissione, che ha sottolineato come Procida sia la più piccola tra le dieci finaliste, sono intervenuti – dal set allestito nella sala consiliare del Comune di Procida – anche Francesco Izzo, direttore del dipartimento di Economia dell’università “Vanvitelli”, che ha sottolineato “la centralità della destagionalizzazione dei flussi turistici” e la direttrice generale Politiche culturali e Turismo della Regione Campania Rosanna Romano, che ha evidenziato come il progetto di Procida parli al comprensorio flegreo e all’intero territorio campano. Apprezzata anche la testimonianza dell’imprenditrice culturale procidana Ludovica Lanzuise: “Noi isolani di ritorno dopo le esperienze di studio in terraferma – ha detto – vogliamo e possiamo essere protagonisti del nostro territorio: questa è l’occasione giusta”.
Il progetto presentato da Procida, unica isola ed unica località della Campania presente nella shortlist delle 10 città finaliste elaborata dal Mibact, è stato definito molto bello e ben costruito dal presidente della commissione ministeriale, Stefano Baia Curioni. Nel corso della giornata saranno completate le audizioni delle altre località finaliste.