Sanità in penisola sorrentina, in un assordante silenzio, soltanto una dura e decisa presa di posizione della Chiesa locale.
Con l’importante ruolo ricoperto dall’ l’Arcivescovo di Sorrento- Castellammare , Mons. Francesco Alfano, Vescovo Delegato dalla Conferenza Episcopale della Campania per la Pastorale della Salute,l’Unità Pastorale di Sorrento, oltre alle criticità già rilevate nei presidi ospedalieri di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Gragnano, esprime preoccupazione per la chiusura del reparto di rianimazione dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento. Situazioni che hanno portato ad un’ inaccettabile ridimensionamento delle prestazioni sanitarie, accompagnato da altrettanta inaccettabile e insufficiente contromisura in termini politici a tutti i livelli. Si chiede pertanto , ai vertici sanitari regionali, il ripristino, con effetto immediato, della piena operatività del reparto di rianimazione dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia; il ripristino dei servizi sanitari essenziali, pronto soccorso incluso, dei presidi Ospedalieri Santa Maria della Misericordia di Sorrento e De Luca e Rossano di Vico Equense; l’individuazione di un presidio ospedaliero del comprensorio sorrentino per la somministrazione del vaccino anti- Covid 19.
Sorrento – In relazione alla chiusura del reparto di rianimazione dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento , con relativo parziale blocco di tutte le attività operatorie anche all’Ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense , tra cui Chirurgia e Ostetricia, i giorni scorsi si è registrato un inaspettato ma deciso intervento dell’Unità Pastorale di Sorrento. E’ quanto riportato in un articolo a firma del noto giornalista Gaetano Milone sulla testata giornalistica web “Tutto Sanità”. Dopo l’ennesimo schiaffo all’assistenza sanitaria, di un territorio importante ed esposto a livello internazionale, come la penisola sorrentina, senz’altro un forte segnale quello inviato a vertici regionali da parte della nostra Chiesa. Di fronte alla perenne inerzia delle amministrazioni comunali e sanitarie locali, una decisa quanto inaspettata presa di posizione che di sicuro avrà i suoi effetti. In particolar modo se si tiene conto del carisma e del ruolo ricoperto dall’ l’Arcivescovo di Sorrento – Castellammare , Mons. Francesco Alfano, Vescovo Delegato dalla Conferenza Episcopale della Campania per la Pastorale della Salute. Un incarico regionale di tutto prestigio in grado di spostare le attenzioni dei vertici della Sanità Campana, come i gravissimi problemi di mancanza di strutture adeguate e soprattutto di personale medico (accentuati in tempo di Covid), nel comprensorio Castellammare di Stabia , Penisola Sorrentina.
“L’unità pastorale di Sorrento” – si legge in un comunicato – “che raccoglie tutte le parrocchie della città, esprime preoccupazione per le recenti notizie che riguardano la chiusura del reparto di rianimazione dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento. Notizie che fanno il paio con le criticità della sanità locale , già rilevate nei presidi ospedalieri di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Gragnano, che hanno portato ad un inaccettabile ridimensionamento delle prestazioni sanitari, accompagnato da altrettanta inaccettabile e insufficiente – almeno per il momento – contromisura in termini politici a tutti i livelli. Anche la legittima preoccupazione popolare è sembrata circoscritta ,flebile, quasi tendente alla rassegnazione. La stessa rassegnazione che negli anni scorsi ha accompagnato l’allontanamento dei servizi del Sert, dell’Igiene Mentale e di tante altre prestazioni sanitarie essenziali, fuori dai confini della penisola sorrentina.Per noi non è normale.” A tale comunicato, a distanza di pochi giorni, una ulteriore sollecitazione è stata inviata al Presidente De Luca ed ai Vertici sanitari regionali ,dall’Unità Pastorale di Sorrento. Tramite la quale si chiede con fermezza “il ripristino dei servizi sanitari essenziali del territorio” ed in particolare ”Ripristinare, con effetto immediato, la piena operatività del reparto di rianimazione dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento; Ripristinare i servizi sanitari essenziali, pronto soccorso incluso, dei presidi Ospedalieri Santa Maria della Misericordia di Sorrento e De Luca e Rossano di Vico Equense; Individuare in un presidio ospedaliero del comprensorio sorrentino un punto per la somministrazione del vaccino anti- Covid 19. In quanto tra i 4 centri che l’Asl Napoli 3 Sud ha individuato come punti vaccinali nessuno si trova nel territorio peninsulare.” Nel silenzio assordante delle amministrazioni comunali ,una “interferenza”, quella della Chiesa locale, auspicata e gradita soprattutto dai cittadini. Come al solito in ritardo sui tempi con anni di silenzio “assenso” sulla riduzione dei servizi sanitari (Centro di Igiene Mentale, smembramento della chirurgia, tanto per fare qualche esempio).
La discesa in campo da parte della Chiesa della Diocesi Sorrento-Castellammare, si è rivelata pertanto ben accetta dalle popolazioni locali ma sembrerebbe, da parte degli addetti ai lavori, tuttavia essere giudicata fuori tempo e con richieste al momento non certamente possibili.
All’emergenza anestesisti all’Ospedale di Sorrento, evidenzia l’articolo di Tutto Sanità, come spiegato dal Direttore sanitario dell’Asl Na 3 Sud, Gaetano D’Onofrio si sta cercando di sopperire (fermo restante la mancanza di anestesisti in tutta la Regione), con il trasferimento di un’unità la settimana scorsa, di un’altra, in questi giorni, e soprattutto con una convenzione con l’ospedale Cardarelli di Napoli che assicurerà propri anestesisti all’occorrenza. Il ripristinare il Pronto Soccorso a Vico Equense significa tra l’altro dotare l’Ospedale De Luca e Rossano di un reparto di radiologia ed eventualmente di cardiologia attualmente non possibile per carenza di medici. Mentre circa la possibilità di un centro ospedaliero in penisola per le vaccinazioni dipenderà sempre dalla disponibilità di medici e strutture. (Tutto Sanità)
Nell’immediato, sempre secondo Tutto Sanità, la notizia positiva è che all’Ospedale di Sorrento è stato chiuso il reparto di astanteria Covid per mancanza di ricoveri (eventuali positivi verranno trasferiti al Centro Covid di Boscotrecase), che sono ripresi gli interventi di Ortopedia, così come si spera, nella prossima funzionalità delle camere operatorie fino ad oggi usate solo per le emergenze.
Secondo gran parte della cittadinanza bisogna tuttavia applaudire ed avere fiducia in merito all’iniziativa dell’Unità Pastorale locale. Spesso come capitato, in altre zone del nostro martoriato meridione, è stato proprio grazie all’intervento della Chiesa locale, dei Vescovi e dei cosi detti Preti di frontiera che si sono potute debellare gravi problematiche,come l’ inquinamento dei suoli e dell’aria. In paerticolar modo in terre martoriate dalla camorra e dall’omertà. Di sicuro l’iniziativa della Chiesa locale, oltre ad infondere fiducia nella popolazione, sarà un esempio e senz’altro un monito per coloro che sono stati chiamati ad amministrare un territorio dalle bellezze uniche come la penisola sorrentina. Non ci si può rimanere inerti di fronte ad una ormai atavica problematica, come quella della sanità locale e magari attendere che poi sia risolta dal famoso Ospedale Unico. Il cui progetto al momento risulta essere ancora in fase embrionale. Di fronte ad una tale inerzia, bisogna sostenere l’iniziativa della nostra Chiesa, grazie alla quale si è potuto dimostrare , al di là degli immediati risultati, quanto meno l’esistenza di un territorio vivo e combattivo che non si arrende di fronte alle criticità. Bisogna pertanto che anche la cittadinanza esca dal suo letargo e prendendo esempio dai nostri sacerdoti, faccia sentire la sua voce in merito a diritti essenziali come l’ambiente e soprattutto la sanità. Sebbene si vivano tempi difficili, oggi più che mai, prendendo insegnamento proprio dalla Chiesa ,vale la solenne promessa: “non temete, con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”. 04 gennaio 2021 – salvatorecaccaviello.
Fonte: Tutto Sanità