Sorrento, balena morta. L’ipotesi degli esperti: “Forse uccisa da un’infezione”

17 gennaio 2021 | 12:26
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Sorrento, balena morta. L’ipotesi degli esperti: “Forse uccisa da un’infezione”

Sorrento, balena morta. L’ipotesi degli esperti: “Forse uccisa da un’infezione”.

C’è una nuova ipotesi sulla balena rinvenuta morta al porto di Sorrento. Stando a ciò che fa sapere il parco marino protetto di Punta Campanella, il mammifero potrebbe essere stato ucciso da «un virus simile al morbillo che circola nel Mediterraneo da fine anni Ottanta e che causa appunto un comportamento – il dimenarsi contro il molo – simile a quello visto nel video». Molto si potrà capire soltanto al termine delle operazioni di recupero della carcassa: ieri sera, il cetaceo è riemerso nei pressi della banchina di Marina Piccola. Nelle prossime ci sarà una nuova operazione condotta dal Cert.

Al momento, le ultime indiscrezioni tendono ad escludere che possa trattarsi di due esemplari diversi». Anche se in un comunicato diffuso ieri la Capitaneria di Porto di Castellammare sottolinea che si cerca comunque un altro esemplare.

«Le immagini riprese dagli operatori subacquei della guardia costiera non sembrano compatibili con l’esemplare avvistato in superficie il giorno precedente che si riferivano probabilmente ad un esemplare più giovane, rispetto a quello rinvenuto privo di vita sul fondale del porto».

Intanto, sempre i vertici del parco marino di Punta Campanella intervengono con chiarezza a proposito delle polemiche scoppiate dopo la morte della balena. Diversi internauti, sui social network, avevano accusato i soccorritori di essere intervenuti con ritardo. «Le linee guida di intervento in casi come questo sono chiare: non toccare assolutamente l’animale, non interferire con i suoi tentativi, evitare qualsiasi tipo di disturbo e mantenere la distanza. L’animale, ci hanno spiegato, o ce la fa da solo, e molto spesso ci riesce, o purtroppo come capita in alcuni casi, va incontro alla morte. L’unica cosa che si può tentare, ma è un intervento molto difficile per animali così grossi come le balene, è cercare di riorientarlo verso le acque più profonde, magari attraverso suoni. Una cosa difficilissima anche per i maggiori esperti, come ci hanno riferito dal Cert».

Fonte Metropolis