Sport, palestre e piscine ancora chiuse. Il governo rimanda la riapertura
In un primo momento si vociferava circa una possibile riapertura delle palestre e delle piscine a metà gennaio. Un anno terribile per lo sport ed, in particolar modo, per queste strutture che si sono dovute attenere a rigidi protocolli, pagando anche delle cifre onerose, per poi essere richiuse nuovamente dopo poco tempo. Un’ennesima illusione di una pronta ripartenza già per l’inizio di questo anno ma, ancora una volta, come annunciato dal Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, rimandata a seconda dei colori delle Regioni a data da destinarsi. “In tutta Europa lo sport è praticamente fermo. In Germania palestre, piscine e centri sportivi sono chiusi dal 2 novembre e lo saranno almeno fino a fine mese. Stessa situazione per Francia, Irlanda, Gran Bretagna (che ha già dichiarato di voler chiudere tutto fino a metà febbraio), in quasi tutta la Spagna e la Finlandia. A più di 2 milioni di ragazze e ragazzi delle scuole superiori non è ancora consentito di tornare a scuola per la grande emergenza sanitaria. Ristoranti, bar, negozi di ogni genere, anche centri commerciali, costretti ad aprire e chiudere a seconda dei colori delle regioni con un danno enorme all’economia e all’occupazione (oggi e domani, per esempio, in tutta Italia, centri commerciali e ristoranti sono chiusi). Eppure leggendo alcuni commenti sui social sembrerebbe che solo in Italia lo sport sia fermo mentre tutte le altre attività siano ripartite! Capisco le difficoltà che da troppo tempo sta vivendo il mondo dello sport, per questo ho sempre lavorato per sostenerlo e continuo a farlo. Veniamo ai fatti: