Arbitri, Trentalange è il nuovo presidente dell’Aia

17 febbraio 2021 | 15:14
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Arbitri, Trentalange è il nuovo presidente dell’Aia

Arbitri, Trentalange è il nuovo presidente dell’Aia

Ex fischietto torinese ha battuto con 193 voti contro 125 Nicchi

 © ANSA

  • Alfredo Trentalange è il nuovo presidente dell’Associazione italiana arbitri fino al 2024. L’ex fischietto internazionale ed ex capo del settore tecnico degli arbitri ha battuto il numero uno uscente Marcello Nicchi, in carica da tre mandati consecutivi, con 193 voti validamente espressi dall’Assemblea generale dell’Aia  a Fiumicino.

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L’AIA ha cambiato presidente , con l’insediamento di Alfredo Trentalange che ha già annunciato di voler cambiare parecchie cose

Possibile rivoluzione del mondo arbitrale in Italia. L’AIA ha appena cambiato presidente, passando da Nicchi – molto criticato – ad Alfredo Trentalange che ieri si è insediato annunciando non pochi cambiamenti, soprattutto nell’ambito della comunicazione. Una vittoria netta da parte sua e del comitato, con il suo predecessore che ormai non aveva più appoggio: “Probabilmente hanno sentito il bisogno di un nuovo approccio, ma quello che voglio dire a tutti i presidenti è che l’associazione non subirà degli sconvolgimenti dal punto di vista emotivo, perché ritengo che non debba essere importante chi è il presidente nazionale, ciò che è importante è l’Aia”.

Nel programma di Trentalange,idee nuove: “Bisogna partire dal problema che è quello del reclutamento, e dalla necessità di una svolta sulla formazione. E poi serve uno stile di comunicazione diretto oltre alla necessità che tutti gli organi tecnici parlino la stessa lingua”. A proposito di comunicazione: “Dobbiamo farlo. Sarà una cosa naturale, anche con i mass media, e sarà un rapporto reciproco, nel rispetto dei ruoli, con le metodologie appropriate. Ma dobbiamo assolutamente adeguarci a una comunicazione più efficace e più aperta“. Dunque Trentalange non parla direttamente di interviste a fine partita da parte del direttore di gara, ma lascia sicuramente una porta più che aperta.