Asl Salerno. L’interrogazione del Cav. N. H. don Attilio De Lisa sugli Infermieri che usano i camici dei medici
Servizio Sanitario Sanità Pubblica Italiana Regione Campania Basilicata ospedale di Sapri.
Io dal mese di luglio 2015 sono stato proposto come Coordinatore dal precedente Direttore Sanitario dott.ssa Maria Ruocco in merito ai requisiti in possesso dal 2008 e ho sempre utilizzato la divisa idonea per il C.P.S.infermiere sia di reparto-servizio-ambulatorio e nell’ufficio che gestivo in Direzione Sanitaria nessuna divisa a differenza di altri colleghi infermieri tutelati e protetti con tutto che usano i camici dei medici.
Ribadendo anche che all’ospedale di Sapri dove lavoro hanno cercato in tutti i modi di farmi licenziare e rovinare la mia carriera professionale.
Dal Cav. N. H. don Attilio De Lisa di Sanza nella Diocesi di Teggiano-Policastro Cavaliere al merito della Repubblica Italiana con onorificenza ricevuta presso la Prefettura di Salerno e dell’Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede – Vaticano oltre attuale dipendente di ruolo C.P.S.Infermiere con limitazione categoria protetta dal 1995 anche con requisiti per mansioni superiori di Coordinatore Management nelle Organizzazioni Sanitarie dal 2008 vaccinato con le due dosi anti coronavirus covid-19 e iscritto da 18 anni al Sindacato CISL FP Funzione Pubblica Salerno.
Tutto avvenuto al Presidio Ospedaliero dell’Immacolata di Sapri dove lavoro dal 1° giugno 2003 e dal 1 novembre 2018 inviandomi con ordine di servizio per carenza del personale diretto dalla Direzione Sanitaria al Reparto di Chirurgia Generale quindi da più di due anni al mancato rispetto della Sorveglianza Sanitaria del Medico Competente con peggioramento delle mie condizioni cliniche oltre a non essere rispettato dopo partecipe col precedente direttore sanitario dott.ssa Maria Ruocco a corsi formativi obbligatori aziendali (Sede CUP Aziendale Nocera Inferiore, Via Nizza ASL Salerno, CUP Vallo della Lucania e Ordine dei Medici di Salerno) di cui nel tempo presso la Direzione Sanitaria all’Ufficio gestione delle Attività ambulatoriali divenendo Referente del Governo delle Agende e delle Liste di Attesa,del Back-Office CUP-Ticket ed ALPI con tanto di elogio dal Responsabile CUP Aziendale.
Da tanti anni ho subìto solo ingiustizie anche con provvedimenti disciplinari voluti nei miei confronti e tolti legalmente + da 2 anni e 4 mesi non ho mai ricevuto risposta alle mie lettere fatte pervenire con protocollo generale sia ai Direttore Sanitario-Amministrativo locali che ai Direttore Generale-Sanitario-Amministrativo-Personale Risorse Umane Aziendali da costringermi a seguire la via legale personale con prossima sentenza davanti al Giudice del Lavoro per il ripristino oltre dopo preavviso diretto all’attuale Direttore Sanitario costretto anche a denuncia penale tramite stazione dei carabinieri di Sanza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro.
Inoltre sono stati messi al corrente da tempo sia il mio Vescovo di riferimento Mons. Antonio De Luca che il mio medico di base e Sindaco di Sanza dottor Vittorio Esposito che conoscono bene le mie condizioni cliniche di peggioramento e sanno bene che è derivato tutto da non essere tutelato come categoria protetta.
Infine non dimenticherò mai cosa ho subito e sto subendo anche nel Reparto di Chirurgia Generale ma sono tranquillo allo stesso tempo in quanto ho fatto sempre il mio dovere con lealtà alle disposizioni centrali ed eseguito l’ordine di servizio per evitare il licenziamento oltre so che dopo la sentenza di ripristino il Sottoscritto sarà finalmente tutelato a tutti gli effetti sottolineando comunque che già ero nella condizione da essere tutelato presso l’ Ufficio gestione delle Attività ambulatoriali della Direzione Sanitaria dopo anche disposizione da gennaio 2012 da parte del Direttore Personale Risorse Umane Aziendale.
N.B. Dopo quanto subito andrò avanti legalmente fino alla fine per tutto proprio per tutelarmi insieme ai miei figli e famiglia da ogni ingiustizia già subita e far si che non succeda mai più.