Business dei parcheggi a Sorrento: nuovo dossier ai Pm
Sorrento. La querelle dei parcheggi interrati realizzati negli ultimi anni a Sorrento e i ritardi nelle contestazioni ai proprietari delle aree di sosta del mancato ripristino del verde restano tuttora sotto i riflettori della Procura di Torre Annunziata. Lo leggiamo oggi da Salvatore Dare su Metropolis. L’atto con cui l’ormai ex segretario comunale di Sorrento, Elena Inserra, evidenzia (rispondendo alla richiesta di chiarimenti di alcune associazioni) la necessità di avviare approfondimenti sulle procedure adottate dall’ente di piazza Sant’Antonino è al centro dell’attenzione di alcune associazioni per la legalità che intendono ricevere risposte chiare anche dall’autorità giudiziaria. C’è ad esempio Francesco Gargiulo, coordinatore del movimento civico “Conta anche tu”, che parla apertamente di omissioni.
Sì, perché a più riprese sono state inviate note e solleciti sia al Comune sia alla Procura di Torre Annunziata chiedendo verifiche minuziose circa presunte anomalie negli iter amministrativi che hanno consentito a diversi operatori e imprenditori di realizzare autorimesse sul territorio. E’ da oltre una decina d’anni che in penisola sorrentina avanza il fenomeno di Boxlandia che rimane tuttora una piaga che ha portato a divorare una marea di verde pubblico e, in particolare, a non veder rispettate tutte le prescrizioni che vedrebbero i privati obbligati a sottoscrivere finanche convenzioni con i Comuni. L’ex segretario del Comune di Sorrento, in due distinti atti dello scorso mese di gennaio, ha detto chiaramente che è assolutamente opportuna una “ricognizione dello stato evolutivo e dei relativi provvedimenti amministrativi connotativi dei procedimenti similari che hanno connotato la realizzazione di autorimesse interessate presso ulteriori aree private cittadine, anche e soprattutto tenendo conto delle sentenze che sono state emesse proprio in riferimento tali tipologie di casi del Comune di Sorrento”.