Dal primo marzo “Ascolta, si fa sera” con Mons. Arturo Aiello
Dal primo marzo (e ogni lunedì del mese) interverrà nella storica trasmissione radiofonica “Ascolta, si fa sera” di Radio RAIMons. Artuto Aiello, Vescovo di Avellino. “Ascolta, si fa sera“, quattro parole che da cinquant’anni, dall’aprile 1970, sono entrate, ad ogni tramonto, dentro milioni di case.“Ascolta, si fa sera”è una poesia di quelle che scriveva Ungaretti, sono quattro parole arrivate d’improvviso nelle notti di nebbia, di freddo, di caldo, di neve, di strade deserte o intasate, di giorni bui, di momenti felici e in quelli delle lacrime di milioni di ascoltatori. “Ascolta, si fa sera” è un’intuizione semplice di RADIO RAI: una voce che, dal lunedì alla domenica per tre minuti, dalle 20,57 alle 21,00 come un porto, ti accoglie e ti regala speranza. L’ha fatto nei tempi brutti delle Brigate rosse e nei giorni che hanno segnato la storia di tutti, come quel 16 ottobre 1978 quando, dal loggione di San Pietro, “un uomo venuto da lontano”, san Giovanni Paolo II, scandiva commosso: “Se mi sbaglio, mi corrigerete”. Così come poche ore dopo il ritrovamento del corpo di Aldo Moro sull’auto rossa in via Caetani. L’ha fatto sempre: con sette voci, cinque provenienti dal mondo cattolico, una di un pastore evangelico a rappresentare il cristianesimo riformato ed una, il sabato, d’un rabbino. Il programma è nato per far giungere ogni sera un breve pensiero a chi crede, a chi no, a chi cerca.Parole di dialogo. I messaggi variano continuamente, e non sono tutti religiosi, ma esplorano cronaca, attualità, costume come l’uguaglianza fra le persone, il rispetto per il prossimo, la solitudine: spunti, anzi pillole di riflessione. “Ascolta, si fa sera” è un canale aperto cui si sono alternati padre Mariano, padre Andrea Panont, padre David Maria Turoldo e il rabbino Elio Toaff. Veri ed autentici microfoni di Dio che sembrano srotolare pillole di vita. È una parte bella e profonda della storia della Rai, come scrive Gian Mario Ricciardi, poi sfociata sulla tv, e diventata come “A sua immagine”, su Raiuno, e “Percorsi di fede” su Raitre un appuntamento fisso per capire, per sperare, per andare oltre. Ai microfoni di questa grande trasmissione RAI si cimenterà ancora una volta, dopo una prima esperienza nel 2020, Mons. Arturo Aiello, originario di Vico Equense, il 13 maggio 2006 viene nominato vescovo di Teano-Calvi da papa Benedetto XVI; riceve la consacrazione episcopale il 30 giugno successivo nel campo sportivo di Piano di Sorrento dal cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i vescovi. Nel 2008 ha guidato nel salone dell’episcopio di Teano una serie di incontri In punta di piedi per “adulti e non, che hanno voglia di ritrovarsi e ripensarsi”. L’anno successivo si fa promotore in diocesi dei Teatri dell’anima, una “rassegna di spettacoli teatrali che in modo esplicito o latente agitano problemi del mondo spirituale”. Il 6 maggio 2017 viene nominato vescovo di Avellino da papa Francesco; succede a Francesco Marino, precedentemente nominato vescovo di Nola. Ascolta si fa sera //Mio convoglio funebre di ogni notte: emigrazione di sensi, accorgimenti delle ore tradite, intanto che lo spirito è rapito sotto l’acutissimo arco dell’esistenza: l’accompagna una musica di indicibile silenzio.Invece dovere ogni mattina risorgere sognare sempre impossibili itinerari. David Maria Turoldo
di Luigi De Rosa