Foibe, “la vergogna dei potenti“. 10 febbraio 2021 per non dimenticare
OSPITIAMO LA SCRITTRICE STABIESE ANNAMARIA FARRICELLI
FOIBE “ LA VERGOGNA DEI POTENTI “
10 FEBBRAIO 2021 PER NON DIMENTICARE
Di ANNAMARIA FARRICELLI
Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi …
A distanza di oltre 60 anni, la frase del Gattopardo risuona incredibilmente attuale. Ancora un giorno da “ RICORDARE “, dopo la SHOAH, ecco, 10 FEBBRAIO, tocca alle “ FOIBE”, agli esuli istriani, dalmati ,fiumani… Italiani che vivevano nella ex- Iugoslavia del dopo armistizio e del dopoguerra. Pagine nere della nostra storia , quelle della vergogna che non vorremmo mai leggere, né ricordare. Ma l’ uomo è crudele, brutale, violento, punta il dito del giudizio, dell’ indifferenza, dell’ abbandono, dell’ interesse….” Homo homini lupus…”Ma cosa sono le FOIBE ? Sono profonde cavità carsiche, caverne verticali nelle montagne della Venezia Giulia e dell’ Istria, utilizzate negli anni, prima dai fascisti, poi dai partigiani di Tito per l’ eliminazione e l’ occultamento prima degli avversari politici, poi degli Italiani tutti, a partire dai bambini , in un periodo che va dal 1943 al 1947. La storia si ribalta . I fascisti che avevano usato violenze per sottomettere gli Slavi, ora sono quest’ ultimi ad imperversare contro gli Italiani con l’ infoibamento, con l’ obiettivo della “ PULIZIA ETNICA!” . E LA STORIA SI RIPETE ! Chi può scappa,…ma dove ? In Italia? Ancora oggi sono considerati rifugiati e boicottati, sono stranieri in patria . L’ eccidio delle Foibe è una storia dai connotati tragici, a lungo rimasta nel silenzio, fino a quando con la legge N.92 del 30 marzo 2004,, nel 2005 è stato istituito il giorno del “ RICORDO”. Ma il giorno del ricordo, della memoria, del non dimenticare…dovrebbe puntare il dito contro gli INDIFFERENTI, contro quel POTERE che sapeva e ha taciuto, che ha permesso tutto questo e non l’ ha impedito. Quando nel 1945 l’ esercito di Tito marciò verso i territori giuliani e triestini , venne accolto con euforia dal popolo italiano che vide gli Slavi alla stregua degli alleati liberatori.
E la macabra storia di voltare lo sguardo si ripete ! INDIFFERENZA che ha permesso di mettere in riga decine di migliaia di Italiani: uomini , donne, bambini, vecchi, legati l’ uno accanto all’ altro con fil di ferro, davanti a queste cavità verticali, anche di 100 metri di profondità ( FOIBE). Il capofila veniva colpito da un proiettile, di conseguenza portava nel baratro tutti gli altri legati a lui, ma vivi . Non si potevano sprecare proiettili per gli Italiani, uno solo bastava, con un gran numero di morti ! Mi piacerebbe che si istituisse la giornata dei “ GIUSTI “, ossia di quegli uomini che non fanno storia, ma che in “ SILENZIO” hanno rischiato la propria vita per salvarne altre, come “ GIORGIO PERLASCA, GINO BARTOLI, CLELIA CALIGIURI…..OSKAR SCHINDLER …e tutti gli altri “ GIUSTI”, i cui nomi dovrebbero sostituire quelli dei criminali di guerra e la storia dovrebbe dare spazio al loro silenzioso altruismo ! E la storia, tristemente si ripete! Anche oggi , tra complottisti, negazionisti, costituzionalisti, si tenta sempre più di applicare la “ filosofia dello struzzo “. Ricordare significa avvicinare “ l’ uomo all’ uomo”, verso quella condivisione “umana” ormai persa , della solidarietà elevata a sistema, e non è retorica, ma significa ricomporre tutti gli altri eccidi silenziosi che si perpetuano nei paesi poveri, dove l’ interesse economico prevale sui diritti dell’ uomo e del cittadino. Concludo con alcuni versi del “ CANTO DEI MORTI INVANO “ di PRIMO LEVI , un Canto rivolto ai “ potenti e agli indifferenti “
…..Ma fuori dal freddo vi aspetteremo noi,/L’ esercito dei morti invano/ Noi della Marna e di Montecassino, /Di Treblinka , di Dresda e di Hiroscima E saranno con noi / I lebbrosi e i tracomatosi, / Gli scomparsi di BUENOS AIRES,/ I morti di CAMBOGIA e i morituri d’ ETIOPIA, /I patteggiati di PRAGA, / Gli esangui di CALCUTTA, /Gl’ innocenti straziati a BOLOGNA. /Guai a voi se uscirete discordi : /Sarete stretti dal nostro abbraccio. / Siamo invincibili perché siamo i vinti. / Invulnerabili perché già spenti: /Noi ridiamo dei vostri missili. / Sedete e contrattate finchè la lingua vi si secchi Se dureranno il danno e la vergogna, / Vi annegheremo nella nostra putredine….
Questo per riflettere e ricordare, ieri come oggi ,perché non sia domani. !