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Gli acchiappasogni di Imma, più di un semplice oggetto d’arredo

17 febbraio 2021 | 19:50
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Gli acchiappasogni di Imma, più di un semplice oggetto d’arredo
Acchiappasogni realizzati da Imma Montella

Piano di Sorrento – Presso lo store “Exoticando” di Giovanni Esposito è possibile acquistare gli acchiappasogni di Imma, realizzati in modo artigianale da Imma Montella, oggetti affascinanti ed eleganti che la giovane artista santanellese tesse interamente a mano con materiali naturali ed inserti di recupero, con cura minuziosa e attenta,  essi rappresentano realmente più di un raffinato oggetto d’arredo.

In Nord America, tanti e tanti anni fa, lo raccontano i nativi di lingua ojibwa, viveva una bellissima squaw dalla pelle ambrata e i capelli neri, lunghi e lucenti come crini di cavallo, si chiamava Asibikaashi ed era come tutte le donne dei nativi d’America innamorata dei bambini di cui aveva grande cura.

Asibikaashi era una donna pratica, metteva assai poco a montare e smontare un Tepee, lasciando a bocca aperta anche i guerrieri più esperti; aveva mani abili e delicate con le quali massaggiava i bambini con il grasso di bisonte quando si lamentavano per il freddo, mentre con il muschio fresco realizzava quelli che noi oggi chiamiamo pannolini, e ancora, per le amiche alle prese con più di un pargolo, costruiva pratici porta-enfant di morbida pelle di cerbiatto abbelliti con microscopiche perline multicolori.

Per questa sua abilità nel tessere sfruttando ogni tipo di materiale, venne ribattezzata dalla sua tribù Donna Ragno.

La leggenda del popolo degli Oneida continua però rivelandoci che Asibikaashi raggiunse tale maestria nell’arte della tessitura che ogni notte intrecciava una tela invisibile sulla culla di tutti i bambini.

La trama di questa tela sarebbe stata così fitta e delicata da essere in grado di intrappolare i brutti sogni e farli sparire per sempre al nuovo giorno. Asibikaashi prevedendo poi che il Grande Spirito un giorno avrebbe avuto bisogno di lei, decise di inventare quello che chiamò Dreamcatcher, acchiappasogni, un oggetto misterioso con il quale qualunque mamma avrebbe potuto liberare il suo bambino dagli incubi notturni.

All’interno di un cerchio, che rappresenta l’universo e il ciclo della vita, è tesa una rete, che simboleggia l’instabilità del mondo dei sogni. Il cerchio ed eventuali altri oggetti, come perline e altre decorazioni, circondano la tela e stabilizzano il piano onirico. I sogni vengono filtrati dalla rete, quelli più scuri e pesanti, gli incubi (bawedjigewin, in lingua ojibwa) rimangono intrappolati e vengono attratti nella parte centrale, disperdendosi al nuovo giorno, quelli positivi (bawedjige) sono liberi di fluire attraverso le piume, che rappresentano l’aria e il volo degli uccelli.

Naturalmente ho sposato la prima tra le tante leggende che i nativi americani raccontano sull’origine dell’acchiappasogni, un’altra famosa infatti, è quella di “Nuvola Fresca” che invece appartiene alla tradizione Cheyenne, ma la motivazione  che sta alla base dell’origine di quest’oggetto magico è sempre la stessa, l’acchiappasogni serviva a tenere lontani gli spiriti maligni, e veniva sistemato all’esterno del Tepee,  l’antropologo Franz Boas poi individuò  anche una funzione sociale quella di informare i visitatori del villaggio, riguardo la professione praticata da chi abitava nella tenda (es. uomo di medicina, guerriero, cacciatore).

Gli acchiappasogni sono indiscutibilmente oggetti misteriosi che hanno conservato nel tempo un loro fascino ed una loro bellezza di oggetti artistici che va al di là dei poteri magici che potrebbero realmente avere. Quelli realizzati da Imma Montella rivelano fantasia, cura del particolare, gusto artistico per un design etnico felicissimo nel senso latino della parola “felix”, fertile, essi sono fertili di energia positiva: felici.ù

Ci sono di quelli che rispettano i canoni classici che li vogliono fatti con rami di salice o vite, con sette piume di uccello, possibilmente di gufo che rappresenta la saggezza o di aquila simbolo di coraggio. I lacci, che si usano per avvolgere l’anello, devono essere di cuoio scamosciato, lo spago che serve per tessere la rete, Asibikaashi lo realizzava con il tendine di un cervo, comunque sia la tradizione indiana lo vuole sempre bianco, sottile e trasparente come una ragnatela.

Imma però ci propone anche delle originali variazioni su tema, come l’uso del cordame tipico dei nodi marinari delle nostre zone, e poi trame e accostamenti di colori meno classici, sonagli, conchiglie e altri ninnoli, che rendono l’oggetto unico e originale. L’acchiappasogni rappresenta a mio parere un ottimo regalo, soprattutto di questi tempi, abbiamo davvero bisogno di rallegrare le nostre le nostre abitazioni e le nostre case, di caricarci di energia positiva e tenere lontani da noi gli spiriti maligni. “Voi che possedete il giorno non sprecatelo“. Asibikaashi, la donna ragno.

di Luigi De Rosa

Generico febbraio 2021