La FP CGIL Salerno sulla Giornata nazionale del personale sanitario
Riportiamo il post pubblicato sulla sua pagina Facebook dalla FP CGIL Salerno sulla Giornata nazionale del personale sanitario: «Oggi si celebra la Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato, istituita con legge lo scorso novembre.
Vorremmo che fosse una giornata di riflessione e raccoglimento, ma soprattutto che fosse una giornata in cui si possano condividere, senza contrapposizioni e divisioni, strategie e azioni di rilancio del Servizio Sanitario Nazionale e di tutti coloro che vi lavorano, a partire da quelli che, in prima linea e con abnegazione, mettono a rischio quotidianamente la propria vita per dare risposte di salute di qualità ai cittadini.
Per questo riteniamo necessario rilanciare oggi le ragioni della nostra mobilitazione sindacale che, sin dall’inizio della pandemia, ha posto il tema della sicurezza sul lavoro. Sicurezza da garantire a chi, senza possibilità di avere le adeguate protezioni, non ha fatto mancare né professionalità né umanità.
Per questo è urgente aggiornare e verificare il protocollo sulla sicurezza sottoscritto a marzo dello scorso anno, vagliarne l’adeguatezza, anche di fronte alla recrudescenza della pandemia. Il miglior modo per celebrare le lavoratrici e i lavoratori è sempre quello di riconoscere loro diritti e opportunità. Al contrario, al cosiddetto bonus Covid, che abbiamo contrattato in tutte le regioni, non è seguito alcun ulteriore stanziamento, per non dire del rinnovo contrattuale, ancora fermo al palo.
Come abbiamo avuto modo di sostenere, unitariamente e con tutti gli ordini professionali, ora la priorità è la vaccinazione di tutte le categorie prioritarie, a partire dagli operatori stessi, che stanno rispondendo aderendo in massa. Lo sviluppo della campagna vaccinale deve essere sostenuto anche con un’adeguata organizzazione in tutte le regioni, perché nessuno deve essere lasciato indietro. Anche per questo riteniamo insufficiente e soprattutto inadeguato lo strumento del maxi appalto di somministrazione di operatori per il piano vaccinale.
Servono operatori in organico stabile, serve pensare agli effetti a medio-lungo termine della pandemia, guardando anche alle risposte di salute cui non si riesce, ora, a dare risposte e che determinano liste di attesa per i cittadini. Serve dare valore al Servizio Socio Sanitario Nazionale e a chi ci lavora, a qualsiasi titolo. Il solo modo per dare giustizia a chi dedica il suo impegno e la sua vita al diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione».