Pasquale Padalino, tecnico della Juve Stabia, ha parlato oggi in conferenza stampa in vista della partita di domani contro l’Avellino:

“E’ sicuramente un test probante per molti aspetti ma non è l’ultima prova decisiva perché veniamo da un discreto momento e incontriamo una squadra che viene da un momento buono e una classifica migliore della nostra. Così recita  il tecnico stabiese consapevole delle difficoltà contro una formazione costruita per il salto di categoria.

Nel recente passato non hanno avuto intoppi come invece è capitato a noi. Un test di un certo valore che ci darà un’ulteriore dimostrazione della nostra consapevolezza, sappiamo di affrontare un avversario competitivo.

L’Avellino, come tutte le altre, ha ormai consolidato il proprio modo di giocare e affrontare gli avversari: una squadra compatta che sa palleggiare, utilizzare le proprie armi come gli attaccanti ma anche gli esterni di centrocampo. Ha dalla sua un morale alto in un derby così importante, partite così stimolano a prescindere. Vorrà continuare a mantenere questo trend. Noi dobbiamo continuare a far bene per non tornare dietro e non vedere le altre allontanarsi troppo. Non dimentichiamo che fino a tre partite fa c’era un ambiente molto pesante. Solo con la continuità si trova serenità.

Sarà un derby ridotto per alcune assenze ma chi gioca vorrà essere protagonista e dire la sua. L’Avellino ai nastri di partenza aveva i favori del pronostico per ambire ai vertici, ci è arrivato rallentato da qualche problematica, allo stato attuale ha fatto 13 punti meritati nelle ultime giornate, dovremo essere super attenti, ricalcare la prestazione dell’andata con maggiore consapevolezza. Anche questo derby paga la mancanza dei tifosi che sono l’aspetto più gioioso di queste partite così sentite, anche con la loro assenza riescono comunque questa voglia di voler essere protagonisti e voler fare risultato. Lo avvertiamo, come si suol dire queste partite si preparano da sole, cerchiamo di non caricarle eccessivamente per non rischiare le brutte figure. La carica emotiva non mancherà da ambo le parti a prescindere dalle assenze sugli spalti”.