Morte Maradona, emergono nuovi sospetti e nuovi indagati
Aumentano i sospetti e gli indagati sul caso della morte di Maradona. Dall’Argentina arrivano notizie secondo cui lo psicologo Carlos Diaz, che lo seguiva dal settembre 2020 e due infermieri, Ricardo Almiron e Dahiana Gisela Madrid che si alternavano, per tenere sotto controllo le condizioni di Diego 24 ore su 24, andrebbero ad aggiungersi alla lista di persone coinvolte sul suo strano decesso. Carlos Diaz, per i pm a carico dell’inchiesta, è una figura rilevante perché era perfettamente al corrente del tipo di trattamento medico a cui Maradona era sottoposto e perché lui stesso aveva prescritto una terapia a base di farmaci. Per questo, secondo quanto riferisce l’agenzia Telam, i pm ritengono il ruolo di Diaz “preponderante” nella ricostruzione degli ultimi mesi di vita dell’argentino, al pari di Luque e Cosachov. Almiron e Madrid, invece, sono indagati per falsa testimonianza in seguito alle dichiarazioni rilasciate nel corso del primo interrogatorio, quando assicurarono di aver controllato i parametri vitali di Maradona intorno alle 9.30 del mattino in cui si spense, salvo cambiare versione successivamente confessando di aver visitato la stanza del Diez per l’ultima volta solo la notte precedente. Con ogni probabilità, i tre nuovi indagati saranno convocati in procura nei prossimi giorni per ulteriori interrogatori.