Ospedale Unico della Penisola Sorrentina, una vittoria di Iaccarino. Ma non facciamo come Amalfi
Ospedale Unico della Penisola Sorrentina, una vittoria di Iaccarino. Ma non facciamo come Amalfi. Il Governatore Vincenzo De Luca da Napoli ha dato l’ok, il Recovery Fund dovrebbe servire , se necessario, ad ulteriori fondi della Regione Campania.
Questa mattina sul Corso Italia a Piano di Sorrento abbiamo sentito qualche professionista, non carottese, che ne ha parlato e ci ha detto, giustamente, che facendo un ospedale d’eccellenza sul territorio non saremo costretti ad andare al nord o altrove , sopratutto se si sceglie di far specializzare alcuni reparti in particolare. Una vittoria senza dubbio del sindaco Vincenzo Iaccarino che è stato quello che più fortemente di tutti ha voluto il progetto, seguito dal sindaco di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani sul cui territorio sorgerà il plesso che porterà anche un indotto economico.
Le proteste ci sono a Sorrento , minimamente, a Vico Equense, molte, per la soppressione o per il ridimensionamento dei due plessi ospedalieri. Ma se pensiamo che in Penisola sorrentina e dintorni, aggiungendo Castellammare di Stabia e Gragnano, ci sono in pochi chilometri quattro ospedali e in Costiera amalfitana solo un plesso che è di fatto un Pronto Soccorso Attivo, visto che posti letti non vi sono, come quello di Castiglione di Ravello, ci rendiamo conto che la ragion pratica che spinge a una struttura d’eccellenza, che convoglierebbe anche Positano ( il sindaco Michele De Lucia firmò un protocollo per la Città Verticale seguito da Positanonews , ndr ) , e Praiano, e forse anche altra parte del circondario dei Monti Lattari ci starebbe tutta.
Abbiamo solo due dubbi, uno è quello del dissesto idrogeologico, che a Sant’Agnello , come in molta parte della Penisola Sorrentina, attraversata da valloni e con cave sotterranee e piattaforme tufacee , potrebbe essere un problema, se sottovalutato, uno quello burocratico, meno quello politico , ora c’è l’opposizione del Movimento Cinque Stelle, ma ultimamente i pentastellati si piegano alla “ragion pratica”, vedi Draghi, quindi bisognerà vedere se valutato meglio il progetto, se questo è effettivamente valido, non cambino idea.
La cosa che ci preoccupa di più dopo tanti anni di gornalismo è la burocrazia, anche in Costiera amalfitana, dopo la morte del poeta premio Nobel Salvatore Quasimodo, si capì l’importanza di un ospedale, si fece quello di Pogerola ad Amalfi, aprì solo per un giorno, il tempo di nominare primari e personale medico, poi è abbandonato, i costi di quella struttura superano quelli preventivati per l’Ospedale Unico in Penisola Sorrentina .
L’auspicio è che , se la struttura è valida, e il progetto ben congegnato, che si faccia nel modo migliore possibile, senza sprechi di risorse , e senza che diventi l’ennesima cattedrale nel deserto. Quindi si valutino anche gli aspetti critici, come quelli sollevati dal M5S, da chi si sofferma sul dissesto idrogeologico, non si impatti sul territorio, si tenga conto anche della viabilità e dell’ambiente, tornando anche ad Amalfi , ma parlando della frana, probabilmente in quel caso non si è permesso il defluvio delle acque, gli antichi conoscevano meglio la natura di quando conoscano oggi i giovani, nello staff di tecnici si aggiungano tecnici naturalistici, esperti che conoscano e studino bene la geologia e il deflusso delle acque, si valutino bene le contestazioni, se hanno ragione i contestatori si vada incontro alle loro ragioni, ma anche se hanno torto, meglio ascoltare e confrontarsi che andare incontro a inutili scontri e si proceda per il meglio cum grano salis..