Ospedale Unico , i giardini pensili di Babilonia e l’idea di spostarlo da Sant’Agnello al Cavone a Piano di Sorrento
Ospedale Unico , i giardini pensili di Babilonia e l’idea di spostarlo da Sant’Agnello al Cavone a Piano di Sorrento. Dopo aver pubblicato l’intervento di Anna Iaccarino, ex consigliere comunale di opposizione a Piano di Sorrento e possibile candidato sindaco contro Vincenzo Iaccarino, che ha sicuramente un taglio politico, ma anche tecnico-legale. Diciamo che la “palla” ora passa a De Luca Governatore della Regione Campania, pare che tutto sia già deciso e fattibile ( ma non dimentichiamo l’Housing Sociale poi sequestrato dalla procura della Repubblica di Torre Annunziata dopo che è stato completato, ndr ) , siamo al fatto che De Luca ha detto che si fa, ma quando si fa con esattezza? Insomma i cronoprogrammi sono una cosa, le delibere e gli atti, con il Visto che.. si autorizzi, con inizio dei lavori non lo abbiamo visto.. Parliamo di questione tecnico legale, ma vogliamo parlare d’altro. Sui social qualcuno ci ha giustamente fatto osservare che Tonino De Angelis sta facendo un lungo lavoro di riflessione sull’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina mettendo in evidenza le criticità sulla costruzione dell’Ospedale a Sant’Agnello per proporre il Cavone a Piano di Sorrento , che sta nel post sotto, ma leggiamo prima il post che parla di De Luca ed i giardini pensili , dove è De Luca stesso a impegnarsi in prima persona quindi, ribadendo che apprezziamo l’idea di creare una struttura unica migliore, ci troviamo concordi con De Angelis, al Cavone , fra l’altro, sarebbe molto meglio per Vico Equense, le colline vicane, da Arola e dintorni, arriverebbero molto prima al Cavone, il centro di Vico sarebbe molto più vicino, la scelta in effetti sembrerebbe meno impattante e più centrale e raggiungibile.
Ricordiamo che abbiamo fatto molti articoli a favore dell’Ospedale Unico quindi non siamo “contro” ma legittimamente cerchiamo di prendere tutti i contributi per ampliare la discussione e riflettere per il meglio sul territorio
SULL’OSPEDALE UNICO
I GIARDINI PENSILI DI BABILONIA
Napoli 4 febbraio 2021. Un discorso, quello di Vincenzo De Luca, che, come al solito, è un capolavoro di eloquenza iperbolica, quella stessa che Crozza ama tanto e ripete nei suoi spettacoli di cabaret con grande divertimento del pubblico. Un discorso a tratti aulico pronunciato davanti agli occhi umidi di commozione dei sindaci, inebriati dalle sue parole, soprattutto quando rivolto al progettista ha detto testualmente: “che il nuovo ospedale sia un’opera bella, un gioiello di architettura contemporanea; che diventi essa stessa un motivo di attrazione turistica”, come un monumento! . Preoccupazione legittima e raccomandazione opportuna dal momento che con quel “gioiello di architettura” (tipo Crescent) di attrazioni turistiche esistenti se ne distruggono parecchie. Riuscite ad immaginarli i turisti che arrivati a Sorrento si dimenticano della Grotta Azzurra, di Pompei e della Costiera amalfitana? per correre tutti ad ammirare la grande “opera di architettura” di De Luca? Ve l’immaginate i turisti che nei tre giorni di permanenza a Sorrento faranno di tutto per ammalarsi pur di poterlo vedere anche all’interno, magari per godersi, mentre mettono il catetere, il panorama del Vesuvio disegnato nel rendering del progetto? “Si – ha risposto il progettista – abbiamo previsto sulla copertura un magnifico giardino pensile dove i pazienti potranno godersi il panorama e l’aria pura”. Ecco quello che si apprestano a fare, la settima meraviglia del mondo, piantandovi le cinquecento piante di arance e limoni che estirperanno dall’agrumeto per far posto al grande parcheggio interrato. Dunque, sul tetto del nuovo ospedale, saranno ricostruiti i mitici giardini pensili di Babilonia su cui, mentre i pazienti (e i turisti) respireranno l’aria pura, sulle loro teste voleranno gli elicotteri del 118 e sotto di loro l’armonioso stridio delle sirene. L’immagine del giardino ha richiamato alla mia mente il giardino di piante rare costruito davanti all’ospedale di Sorrento dal botanico Raffaele Pane e dal medico Franco Maresca negli anni Sessanta, regolarmente distrutto dall’incuria dell’amministrazione sanitaria e dalla mancanza di risorse. “Spero che non vi siano ricorsi al Tar. – ha proseguito col solito piglio aggressivo – Non ci faremo bloccare, rallentare, intimidire. Andremo avanti comunque, al netto di eventuali sospensive, ma andremo avanti comunque non aspetteremo l’esito di eventuali procedimenti amministrativi….poi si vedrà” E se i procedimenti dovessero essere di natura penale? Faremo la fine dell’ housing sociale di Sant’Agnello? “Non dobbiamo dormire – ha comandato- faremo in modo di lavorare 24 ore su 24, con tre turni di giorno e di notte”, pensando forse di costruire, con gli schiavi, la piramide di Cheope. Ha dimenticato che Sant’Agnello (che lui non conosce) non è il deserto e che intorno al cantiere vivono cinquemila persone costrette anch’esse a non dormire 24 ore su 24 di giorno e di notte. Questo per i prossimi due anni. Poi inizierà la giostra del caos nel centro abitato.
Non vorrei che qualcuno di voi pensasse che io voglio scherzare e quanto scritto sopra sia il frutto della mia immaginazione: è tutto vero come potrete ascoltare (dopo un minuto di pazienza) usando questo link.
https://www.facebook.com/vincenzodeluca.it/videos/3649324165186538
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