Papa Francesco sceglie una donna come segretario della Pontificia Università Lateranense.
Città del Vaticano. Papa Francesco ancora una volta abbandona gli schemi consolidati e nomina una donna, Immacolata Incocciati, segretario generale della Pontificia Università Lateranense; fiuggina di origine, la neoeletta già da settembre 2019 ricopriva la carica come facente funzioni. Una nomina importante, che porta a quota 3 le cariche di prestigio che, in questi anni, il Papa argentino ha voluto ricoprissero delle donne. Lo ha comunicato il 22 febbraio alla comunità accademica il gran cancelliere dell’ateneo Angelo De Donatis (nella foto in basso con sua Santità) insieme al rettore Vincenzo Buonomo. Il Porporato, Angelo De Donatis, ha evidenziato come il Papa “per la prima volta nella storia della Lateranense, ha stabilito di nominare personalmente anche il segretario generale. E, come siamo ormai abituati a conoscerlo, ha voluto che il suo gesto fosse particolarmente significativo, decidendo di nominare a tale funzione una figura femminile, proveniente dall’interno, e di darne notizia nel giorno della solennità della Cattedra di San Pietro“. La dottoressa Immacolata Incocciati ha iniziato la sua carriera nel 2008, prima nella segreteria studenti poi in quelle dei decani, infine nella segreteria generale. Il cardinale come prassi ha fatto gli auguri di buon lavoro al nuovo segretario generale aggiungendo: “A voi tutti va un rinnovato grazie per la collaborazione in questa fase non facile e che richiede ulteriore impegno, sacrificio e prontezza ad operare. Dobbiamo abbandonare schemi consolidati e superare quel “si è sempre fatto così” che, come ci richiama Papa Francesco, è segno di aridità e di chiusura verso i doni e le sfide che la Provvidenza pone sul nostro cammino”. L’auspicio è che per tutti l’Università non sia un semplice posto di lavoro ma luogo di studio, operosità, sapienza, innovazione e comunione; luogo in cui dare il meglio di noi stessi, pienamente coscienti che il nostro è anzitutto un servizio ecclesiale e non solo professionale. Sarà questo il modo migliore per ringraziare il Papa delle attenzioni che ci rivolge e per la ferma volontà di fare della sua Università un modello e non un semplice esempio di vita accademica”. a cura di Luigi De Rosa