Ricorso per le elezioni ad Amalfi: è successo già a Ravello nel 1996
Per la Costiera amalfitana il riconteggio delle schede a distanza di mesi dalle elezioni non è una novità. Quello che si è verificato ad Amalfi, con la decisione del Tribunale amministrativo regionale di affidare ad un verificatore il compito di fare chiarezza sull’esito elettorale (voto che vede contrapposti l’attuale sindaco Daniele Milano e Alfonso Del Pizzo), è già accaduto a Ravello, in occasione della tornata elettorale del 1996. Gli abitanti della Città della Musica erano chiamati a scegliere tra Paolo Imperato e Secondo Amalfitano.
Già nel corso delle operazioni di conteggio dei voti ci furono diversi interventi delle forze dell’ordine per le contestazioni dei vari rappresentanti di lista, che costrinsero anche i presidenti di seggio a sospendere temporaneamente gli scrutini. Al termine dello spoglio fu eletto sindaco di Ravello Paolo Imperato per soli tre voti. Secondo Amalfitano, però, presentò ricorso per una serie di schede contestate che furono attribuite all’avversario.
Il Tribunale amministrativo regionale, in quella circostanza, impose la verifica delle schede annullate, ma nonostante questo l’esito delle elezioni non cambiò, nonostante il passaggio da tre preferenze di differenza ad una sola. Amalfitano, quindi, propose un ulteriore ricorso in appello al Consiglio di Stato che ribaltò il quadro elettorale, nominando sindaco della Città della Musica proprio Amalfitano, con un solo voto di scarto. Dopo oltre due anni di mandato Imperato dovette cedere la guida del paese ad Amalfitano: le operazioni di scrutinio si conclusero il 17 novembre 1996 mentre la nomina di Amalfitano arrivò il 19 giugno 1998.