Sanità in penisola, con i sindaci, inoltrato ai vertici regionali documento di richieste del Coordinamento Associazioni -Unità pastorali.
Consegnato materialmente ai sindaci e loro delegati il documento indirizzato alla massima autorità regionale competente in materia sanitaria, affinché si possa trasferire il sentimento di preoccupazione delle comunità ecclesiali e associative del territorio sorrentino. Generare pertanto un processo condiviso che nasce anche dalla consapevolezza che senza un adeguato sistema sanitario locale, non può esserci ripresa economica legata al turismo con il conseguente rischio di associare ad una già drammatica emergenza sanitaria anche l’aggravarsi della crisi sociale. In fase preliminare una richiesta alle parrocchie e agli istituti religiosi, circa la disponibilità di locali idonei da adibire ad ulteriori punti vaccinali.
Sorrento – Continua il miracolo delle Unità Pastorali della Penisola sorrentina, contro la indifferenza e quel sentimento di rassegnazione generale che si avverte nell’accettazione supina di scelte sempre più al ribasso. Riuscire ad aggregare ed essere da collante per le innumerevoli realtà associative del territorio, nel caso specifico unite in un fronte comune nell’evidenziare i disservizi sanitari che tuttora perdurano lungo il territorio sorrentino, è qualcosa di straordinario. In particolar modo in un contesto in cui,di fronte ad ataviche problematiche che insistono appena fuori dell’uscio di casa, da sempre si preferisce delegare e non come sarebbe opportuno metterci la faccia. Dopo i precedenti incontri, anche venerdì scorso (12 febbraio), in una serata fredda e rigida ,si sono riunite, rispettando le disposizioni anti covid, in Cattedrale le quasi settanta associazioni per discutere dell’emergenza sanitaria che da troppo tempo coinvolge i presidi ospedalieri della penisola sorrentina. Un processo aggregativo che è stato innescato all’indomani della chiusura del Pronto Soccorso a Vico Equense, delle criticità all’Ospedale di Sorrento che hanno portato addirittura alla sospensione dell’operatività dei reparti di Rianimazione e di Chirurgia. Presente all’incontro anche l’Arcivescovo della Diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, Monsignor Francesco Alfano, che, in un breve saluto iniziale, ha sostenuto e incoraggiato il percorso intrapreso, augurando un dialogo proficuo e un cammino sempre più fecondo, soprattutto a vantaggio delle persone più deboli. Argomento di discussione il dettagliato documento sottoscritto dai rappresentanti delle Associazioni culturali, ecclesiali, di categoria e di volontariato e delle Unità pastorali del territorio sorrentino, da inviare, tramite i sindaci del territorio, ai vertici sanitari regionali. Decisione presa all’unanimità alla fine di un lungo dibattito durante il precedente incontro, per chiedere all’Autorità regionale della Campania di ripristinare, ad horas, gli abituali standard nell’erogazione dei servizi sanitari nei presidi ospedalieri di Sorrento e di Vico Equense. Nello specifico: ripristinare il funzionamento, con soluzione stabile e continuativa, del reparto di Rianimazione e del reparto di Chirurgia dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia”; ri-attivare il Pronto Soccorso del presidio ospedaliero “De Luca e Rossano”; individuare in uno o più presidi ospedalieri/sanitari del comprensorio sorrentino, punti per la somministrazione dei vaccini anti-Covid 19. Su quest’ultimo punto, i primi cittadini, con il presidente della Regione De Luca, si sono attivati per individuare punti vaccinali a Massa Lubrense, Piano di Sorrento e Vico Equense.
Dopo vari interventi, è stato consegnato materialmente ai sindaci (o ai loro delegati) il documento indirizzato alla massima Autorità regionale competente in materia sanitaria, affinché, associandolo alle iniziative politiche e istituzionale già intraprese possano trasferire il sentimento di preoccupazione delle comunità ecclesiali e associative del territorio sorrentino.
“Non esiste un ‘Noi’ e un ‘Voi’ – ha sottolineato a nome del Coordinamento il vero protagonista di tale iniziativa, don Carmine Giudici, rivolgendosi ai primi cittadini . Esiste solo un ‘Noi’. Nel rispetto delle rispettive competenze, senza invadere campi che non possono e non devono competerci, il nostro percorso vuole semplicemente generare un processo condivisoche nasce anche dalla consapevolezza che senza un adeguato sistema sanitario locale, non può esserci ripresa economica legata al turismo, in un territorio dove il comparto turistico è fonte principale di reddito, e si rischia seriamente di associare ad una già drammatica emergenza sanitaria anche l’aggravarsi della crisi sociale”.
All’incontro era stato invitato anche il direttore generale dell’Asl Napoli 3, dott.Gennaro Sosto. Il manager non ha partecipato, cosi come alcuni sindaci, per altri impegni in agenda. Un’assenza che ha costituito, per il Coordinamento, un’opportunità mancata per instaurare un dialogo sereno e costruttivo con il vertice manageriale dell’Azienda sanitaria locale. Infine il Coordinamento, si è reso disponibile, con una proposta ancora alle fasi preliminari, e se necessario, a chiedere alle parrocchie e agli istituti religiosi, i locali, eventualmente idonei, per adibirli ad ulteriori punti vaccinali. – 14 febbraio 2021 – salvatorecaccaviello