Castellammare di Stabia, sempre meno i cani e i gatti randagi
A Castellammare di Stabia cani randagi e colonie di gatti sono sempre meno, la preoccupazione degli animalisti però è che felidi e canidi facciano una brutta fine. L’A.D.D.A. (Associazione per la Difesa dei Diritti degli Animali) lancia, dalla sua pagina Facebook, l’allarme per queste sparizioni di cani e gatti vaganti nel territorio stabiese. L’associazione animalista, che da anni si occupa gratuitamente di animali abbandonati o maltrattati, da qualche tempo è stata interessata da numerose segnalazioni di cittadini riguardanti “misteriose” sparizioni che di volta in volta sono state sottoposte anche all’attenzione delle autorità competenti, non riuscendo però a venire a capo del problema. I responsabili dell’Associazione parlano “di prelievi indiscriminati, continui, di cani e gatti vaganti sul territorio stabiese, effettuate da sconosciuti (sedicenti animalisti) provenienti anche da altri Comuni e “giustificate” come prelievo coatto per l’avvio a fantomatici canili o ad adozioni.” I volontari dell’A.D.D.A ribadiscono di aver verificato sempre la fondatezza delle segnalazioni, che in molti casi riguardava gruppi di canidi e felidi già attenzionati dagli stessi volontari o da persone di fiducia della stessa associazione che si prendevano cura di questi animali sempre nel rispetto delle normative vigenti e mettendo al centro della loro azione il benessere degli animali. Infine i responsabli dell’Associazione stabiese hanno tenuto a sottolineare come un canile non sia stato ancora realizzato a Castellammare nonostante dal 1991 (anno di entrata in vigore della legge-quadro n. 281) l’ADDA lo abbia richiesto adoperandosi per l’assegnazione al Comune di fondi regionali per 70 milioni di vecchie lire, rimasti inutilizzati. L’invito a tutti i cittadini sensibili a tali argomenti, è quello di continuare a segnalere all’associazione le sparizioni così come la cattura degli stessi da parte di persone non autorizzate: @AssociazioneDifesaDirittiAnimali • Organizzazione no-profit.
di Luigi De Rosa