Il calcio secondo Giuseppe De Caro ai microfoni della nostra redazione

20 marzo 2021 | 15:24
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Il calcio secondo Giuseppe De Caro ai microfoni della nostra redazione

La nostra redazione ha intervistato Giuseppe De Caro, giornalista RAI, che ha parlato del campionato italiano ai tempi del Covid: “Il campionato senza pubblico perde quasi tutto, sicuramente non è bello vedere gli stadi vuoti ma al momento non si può fare altrimenti. Il fatto che la Roma sia l’unica squadra arrivata ai quarti di Europa League fa capire il livello del nostro campionato: quando usciamo dal nostro paese mostriamo chi siamo. La Juve, considerata la migliore squadra d’Italia, è stata battuta in Champions dal Porto che non è un team di primissimo piano, la Lazio ha subìto tanti gol dal Bayern, l’Atalanta nel match di ritorno contro il Real Madrid poteva fare qualcosa in più, il nostro Napoli ha perso col Granada che non era un avversario trascendentale: questo fa capire che gli altri campionati europei attualmente sono superiori, dalla Spagna all’Inghilterra alla Germania. Il Napoli voleva uscire dalla Europa League? No, non credo questo. Fondamentali sono state le assenze e gli infortuni, ora che Gattuso ha recuperato buona parte dei giocatori stiamo vedendo una squadra diversa. Probabilmente il Napoli che ha affrontato il Granada non avrebbe battuto il Milan a Sal Siro. Poi parliamo di professionisti di alto livello che non andrebbero mai ad affrontare una competizione così importante con l’intento di uscire. Il Granada ha il merito di averci creduto. Gattuso? E’ un uomo dalle spalle larghe, non gli manca certo il carattere per sopportare le critiche. Le critiche a livello personale non dovrebbero essere mai mosse mentre quelle sul piano tecnico ci possono stare, soprattutto in una piazza così importante come quella del Napoli. Mi auguro finisca presto il silenzio stampa per poter tornare a porgli delle domande. A fine anno Gattuso resta? Girano tanti nomi di allenatori da Sarri ad Allegri a Benitez per cui, probabilmente a fine anno, ci sarà l’addio.