Indignazione in America per quanto fatto nel Vallone dei Mulini di Sorrento
La stampa americana critica su quanto fatto nel “Vallone di Mulini” di Sorrento. “Is This the End of Italy’s Iconic Valley of the Mills?”, questo è il titolo dell’articolo che la giornalista del prestigioso sito americano Atlas Obscura, Vittoria Traverso, ha dato al suo pezzo; questa la domanda che rivolge a noi italiani e ai miliardi di visitatori del famoso sito internazionale. Il Vallone dei Mulini di Sorrento, icona di un mondo dalla vegetazione lussureggiante, testimonianza di un’importante biodiversità, è definitivamente scomparso? Questo il senso della domanda che nasce dall’indignazione del grande fotografo Reginald Van de Velde (collaboratore di National Geographic Magazine, Esquire Magazine, Wired, Aesthetica Magazine, The Plus Paper, BBC etc) che per primo segnalò il “paradiso perduto sorrentino” ad Atlas Obscura. In sintesi, il famoso fotografo belga, Reginald Van de Velde, nel giugno del 2006 visita Sorrento, scopre “Il Vallone dei Mulini”(nella foto in basso come appariva il sito nel 2006) e se ne innamora, la sua foto della “Valle” nel 2014 da Instagram è nominata “foto del giorno” con 300.000 commenti positivi. Atlas Obscura a seguito di questo successo nel 2015 crea una voce dedicata a questo sito, e l’anno successivo la prestigiosa agenzia di comunicazioni, la newyorchese “Buzzfeed” di Jonah Peretti nomina la Valle dei Mulini di Sorrento uno dei migliori “luoghi abbandonati meravigliosamente infestati” al mondo. Ora tutto questo i turisti americani stanno scoprendo che non esiste più, quello spettacolo della natura è stato cancellato da un restauro che ha lasciato basito Reginald Van de Velde. Vittoria Traverso (in basso il link dell’articolo originale) ha cercato di capire e di spiegare agli americani il perché di questo che appare uno scempio intervistando il presidente del Wwf Terre del Tirreno Claudio d’Esposito, figure autorevoli della cultura sorrentina come il professor Mario Russo, l’attuale Sindaco di Sorrento Massimo Coppola e gli attuali proprietari del sito che ricordiamo è proprietà privata. Si spera che l’alterazione del sito si fermi definitivamente, resta l’amarezza e la certezza che ancora una volta Sorrento abbia perso un’occasione, certamente non è così che si rilancia il turismo in questa città. Atlas Obscura è un sito che raccoglie storie e fotografie di luoghi meravigliosi, a volte molto noti e altre volte sconosciuti, almeno a parte del mondo. Creato nel 2009 da Joshua Foer, giornalista, autore del libro L’arte di ricordare tutto (nonché fratello di Jonathan Safran Foer) e dal film-maker ed editor di documentari Dylan Thuras, il sito celebra “un modo diverso di osservare il mondo, in un’epoca in cui tutto sembra già essere stato esplorato” ed è definito come “un compendio di meraviglie, curiosità e esoterismo dei nostri tempi”. Ogni pagina può essere condivisa sui social network (grazie ai tasti “ci sono stato” e “voglio andarci”) e, se ci si vuole affidare al caso per scoprire un posto insolito e sconosciuto, c’è l’opzione Random place. “Atlas Obscura” ha ricevuto il “Best New Travel Website of 2010“, il New York Magazine lo ha definito “Highbrow” e “Brilliant” , la testata infine si fregia del “Webby Award Honoree“. a cura di Luigi De Rosa
Questo il link dell’articolo di Vittoria Traverso: