La tradizione delle Palme di confetti in Penisola Sorrentina

22 marzo 2021 | 21:49
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La tradizione delle Palme di confetti in Penisola Sorrentina

Nelle settimane precedenti la Pasqua, nelle vetrine di molti esercizi della Penisola Sorrentina, è possibile notare delle dolci composizioni, che attraggono l’occhio grazie alla loro varietà di forme e colori : sono le Palme di Confetti. Anche al tempo del Covid, con le dovute restrizioni, la Penisola non si sottrae alla secolare tradizione che prevede alla Domenica delle Palme la benedizione. oltre del classico ramo di ulivo, della Palma di confetti.

Come è fatta una Palma di confetti ? Rigorosamente a mano, i confetti di varie forme e dimensioni, vengono ‘infilati’ su supporti di fil di ferro che vengono riscaldati per poter penetrare la calotta zuccherina dei confetti. Poi diciamo questi ‘rami’ di confetti e fil di ferro vengono intrecciati per formare mazzetti di fiori, alberelli, ed altre forme dedatte solo dalla fantasia del compositore.

Come nasce la tradizione delle Palme di Confetti ? : a tal proposito diamo uno sguardo al sito dell’Assessorato all’agricoltura della Regione Campania :

Le palme di confetti sono delle composizioni che rappresentano ramoscelli di fiori oppure alberelli fabbricati con confetti di vari colori e dimensioni, che vengono disposti a caldo su un sottile filo di ferro zincato, riscaldato alla fiamma di una candela, a mo’ di petali e foglie di un gambo o rametto costituito dal filo di ferro ricoperto con carta velina o crespa e arrichito da fiori, merletti, spighe di grano o altro materiale di fantasia. Sono tradizionalmente utilizzate nella zona della penisola sorrentina per la benedizione della Domenica delle Palme, accompagnate da ramoscelli di ulivo; questa tradizione risale al XVI secolo quando, secondo la leggenda, i saraceni erano sul punto di compiere un’incursione navale approdando sulla penisola sorrentina proprio il giorno della domenica delle palme. Mentre tutto il popolo era radunato in chiesa e partecipava alla benedizione dei rami di ulivo prima di armarsi per combattere l’imminente incursione, giunse la notizia che la flotta saracena era miracolosamente naufragata. La notizia fu portata in chiesa da un pescatore, che portò anche una schiava saracena, unico superstite del naufragio, che l’uomo aveva incontrato sulla spiaggia, dove era stata trasportata dalle onde. Costei, in segno di ringraziamento per essere stata salvata dalla morte e dalla schiavitù, chiese di diventare cristiana ed offrì al popolo ed al prete i confetti che portava dal suo paese in un sacchetto legato al collo. Da allora le palme di confetti servono, insieme al rametto di ulivo, per la benedizione che il prete fa al popolo il giorno della domenica delle palme.

Palme di confetti are compositions made to look like small flower twigs or little trees. They are made with different sized coloured confetti (sugared almonds), which are set on a thin galvanized iron thread, heated with a candle flame to resemble petals and leaves on a little branch made of iron thread and covered with delicate and crinkled paper enriched with flowers, lace, grain and other creative material. They are traditionally made in the Sorrento peninsula on the Palm Sunday celebration and are accompanied with olive branches. The 16th century traditional legend tells that Arabs were about to raid the peninsula right on Palm Sunday. While the whole population was gathered in church, waiting for the blessing before preparing to fight back the raid, the news came that the Arab fleet had miraculously sunk. A fisherman brought the good news to the church. He had found an Arab slave woman, the only one to survive the shipwreck, on the beach where she’d been taken by the waves. As a sign of gratitude for being saved from slavery and drowning, the woman asked to convert and offered some confetti she had taken tied to her neck in a bag. From that day the Palme di Confetti and the olive branches are used by the priest to bless the population during Palm Sunday.

Nella foto di copertina, di Raffaele Di Martino (VEP), vediamo Lucia Perrella, di Piano di Sorrento, una delle maggiori interpreti della tradizione delle palme di confetti in penisola negli anni ’70 ed ’80, con le sue composizioni.