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Maiori. La presentazione del progetto del depuratore diventa un dibattito. Della Pace “Ma avete studiato soluzione alternativa”?

26 marzo 2021 | 18:48
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Maiori ( Salerno ) . Sicuramente è stato un incontro in streaming molto interessante, senza voler essere pro o contro, un confronto pubblico in diretta sulla problematica della depurazione che è fondamentale per il turismo ed un assillo irrisolto in molte località in Campania, vedi Sarno. Appuntamento alle ore 16 in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Maiori per la presentazione del Grande Progetto di “Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della provincia di Salerno” è durato ben tre ore ed è stato un dibattito che ha coinvolto la problematica della depurazione in Costiera amalfitana, le inchieste e il futuro di Maiori che rischierebbe, secondo le associazioni e le opposizioni, di diventare la discarica di mezza Costiera amalfitana, da Ravello a Minori.
Sono presenti per i saluti istituzionali Antonio Capone, Sindaco di Maiori e Michele Strianese, Presidente della Provincia di Salerno.
Intervengono Angelo Cavaliere Rup e dirigente del settore Ambiente della Provincia, Paolo Massarotti custode giudiziario dell’impianto di depurazione e consulente della Procura della Repubblica di Salerno, Giuseppe Vitagliano direttore generale Ausino S.p.A., l’Avv. Amministrativista Lorenzo Lentini, Simone Venturini direttore di Technital e progettista dell’intervento, Vincenzo Belgiorno professore ordinario di Ingegneria sanitaria-ambientale presso UNISA, direttore generale Ente Idrico Campano. Modera gli interventi Ivana Infantino, giornalista de Il Mattino.
Conclude Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente e Assessore all’Ambiente della Regione Campania.
L’ingegner Venturini ha illustrato l’opera che “non porta impatto ambientale” facendo rimanere il parcheggio ed i camion per i fanghi ci sarà uno ogni due giorni .
85 metri sul mare bisogna portare a dislivello i reflui come dice l’avvocato Vincenzo Rispoli , se vi è sovraccarico delle turbine , che succede al tubo dell’avaria? Il tubo dell’avaria scarica a mare quando c’è il maggior afflusso turistico. Poi la puzza come è successo ad Amalfi con il rischio che Maiori diventi una fogna a cielo aperto.
Salvatore Della Pace ha detto “Ma è stata studiata una soluzione alternativa ? Il collegamento con la condotta sottomarina per Salerno come fa già la vicina Cetara?”

Venturini risponde in buona sostanza che ci vorrebbero 60/70 milioni di euro . Valeria D’Amato replica che le risulta che l’impianto di Cetara costa 3 milioni e mezzo ed esprime la preoccupazione non solo per problemi ambientali , ma anche per il rischio idrogeologico “Abbiamo due anni per il completamento dell’opera , perchè non ci poniamo in un percorso alternativo , non possiamo ritenere questa una verità assoluta, valutiamo una soluzione alternativa”