Maiori sul depuratore consortile Capone va avanti, ma aumentano i contrari. La situazione in Costiera amalfitana

23 marzo 2021 | 10:03
Share0
Maiori sul depuratore consortile Capone va avanti, ma aumentano i contrari. La situazione in Costiera amalfitana

Maiori sul depuratore consortile Capone va avanti, ma aumentano i contrari. La situazione in Costiera amalfitana  fa capire che la scelta di un depuratore ha un solo esempio positivo, che è quello di Positano, bandiera blu, ma Positano non aveva alternative valide al depuratore, se non la condotta a dispersione, e oggi tutti non vorrebbero più un depuratore nel centro del paese “All’epoca si accentrava tutto – spiega il sindaco Giuseppe Guida -, sarebbe stato meglio delocalizzare il depuratore, questo si ” . Amalfi  ha  continuato a dare problemi, nonostante gli sforzi dell’amministrazione di Daniele Milano , non sappiamo se risolti per sempre .
Atrani, Ravello e Scala, Minori e Maiori, hanno invece la possibilità di collegarsi, tramite condotta sottomarina, al depuratore di Salerno, e chi ha votato la sua lista, era sì favorevole a risolvere il problema dell’ inquinamento, ma non necessariamente con un megadepuratore, soprattutto potendo optare per una soluzione migliore.
Capone continua ad emulare la “grandeur sceriffiana” ma questa volta è in gioco qualcosa di troppo pesante da gestire, senza il pieno consenso della comunità…

Un commento a Positanonews  sulla vicenda depuratori in Costiera amalfitana che ricordiamo fu oggetto anche di una inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno che vide indagati quasi tutti i sindaci e che questa soluzione che molti definiscono un grave danno per l’ambiente nel demanio sta andando avanti per i finanziamenti con la Regione Campania. D’altra parte ci sono esempi del Sarno con collettori , che però non hanno avuto grande successo, e quello positivo da Sorrento a Vico Equense per il depuratore consortile della Penisola Sorrentina a Punta Gradelle. Si è di fronte a un bivio, con il rischio poi o di  stravolgere parte del proprio territorio  o di non fare il depuratore, in entrambi i casi un danno all’ambiente.