Positano con Emi De Sica perde un’amica, facciamo rinascere il “Premio De Sica” come voleva. Il mio ricordo
Positano con Emi De Sica perde un’amica, facciamo rinascere il “Premio De Sica” come voleva. Il mio ricordo di Emi è quello di una donna molto gentile, sempre sorridente, una “signora” nel vero senso della parola. La incontravo, e ringrazio Salvatore Rispoli e la famiglia per l’ospitalità che non mi hanno mai negato, anzi per i cordiali inviti anche ad incontrarla , all’hotel “Buca di Bacco”.
Era piacevole intrattenersi con lei e la abbiamo intervistata più volte, sempre sul rapporto fra Positano e De Sica, il papà era il nostro argomento preferito, come per tutti. Preso dall’affastellamento quotidiano della cronaca non sono ancora riuscito a ritrovare i video con le mie interviste . Emi era molto innamorata della perla della Costiera amalfitana, dove veniva con il papà Vittorio, era la sua prima figlia, avuta dalla prima moglie, l’attrice Giuditta Rissone. Erano i tempi in cui, in particolare a Fornillo, c’era mezza cinecittà, fra questi ricordiamo anche Cesare Giulio Viola, che pure aveva collaborato con Vittorio De Sica. Positano era un mito all’epoca, con un’atmosfera gaudente resa bene da film come “Leoni al sole”.
Emi con i fratelli Christian e Manuel (morto nel 2014), si era occupata di tutti i progetti in memoria del padre, come i premi De Sica, il restauro dei grandi film e le mostre. Emi aveva una vera e propria venerazione per il papà, ma non si fermava a questo. Con l’aiuto del vulcanico Luca Vespoli, scomparso lui è scomparsa anche di fatto l’Azienda di Soggiorno e Turismo, ora cancellata dalla Regione Campania, aveva portato avanti per una decina d’anni una bellissima iniziativa cinematografica, come il “Premio De Sica”.
“Vorrei tanto che si rifacesse, mi dicono non ci sono soldi, ma la cultura non ha prezzo e credo che Positano gli debba questo riconoscimento”, ci diceva amareggiata. Ma subito dopo le passava questo velo di tristezza e sorrideva.
L’ultima volta che la abbiamo vista è stata il 2 ottobre 2020 per festeggiare i 98 anni di Raffaele La Capria, una pausa del Covid prima che ricominciasse l’incubo. Eravamo sempre sul terrazzo della Buca di Bacco, su un tavolino a destra uscendo dal terrazzo, fuori dalla scena centrale che vedeva protagonista La Capria, ma si distingueva sempre per la sua aria dolce e bonaria, la abbiamo intravista e con rispetto la abbiamo salutata scambiandoci qualche chiacchiera. Era molto serena, ma si vedeva che tutti i suoi pensieri, tutto il suo cuore, tutta l’anima , era per il papà che ora sta abbracciando nel grande schermo del paradiso.
Addio Emi , che ti sia lieve la terra
Foto con Alberto Sordi dell’archivio Vespoli