Premio Nobel per la pace, proposti i medici italiani per la lotta al Covid. Un modello anche Fiorentino di Positano al Cotugno

21 marzo 2021 | 07:23
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Premio Nobel per la pace, proposti i medici italiani per la lotta al Covid. Un modello anche Fiorentino di Positano al Cotugno

Positano, Costiera amalfitana. Vogliamo aprire Positanonews questa domenica , l’ultima di Quaresima prima delle Palme in preparazione della gioia della Pasqua, con una notizia bella di carattere mondiale che ci riguarda un poco anche da vicino . Parliamo del Premio Nobel per la pace,  per il quale sono stati proposti i medici italiani per la lotta al  Coronavirus Covid – 19 . Un modello ed esempio che come giornale di carattere locale vogliamo evidenziare, lo abbiamo  anche con Giuseppe Fiorentino di Positano, che con tutti i colleghi medici ed infermieri ed il personale tutto  all’Ospedale  Cotugno di Napoli, sono stati un orgoglio per la Campania e l’ Italia nel mondo.

La candidatura è stata proposta dalla Fondazione Gorbachev, che ha la sua attività più caratterizzante nell’organizzazione dei Summit Mondiali dei Premi Nobel per la Pace, secondo cui l’alto merito andrebbe riconosciuto ai “medici, infermieri, farmacisti, psicologi, fisioterapisti, biologi, tecnici, operatori civili e militari tutti, che hanno affrontato in situazioni spesso drammatiche e proibitive l’emergenza COVID 19 con straordinaria abnegazione, molti dei quali sacrificando la propria vita per preservare quella degli altri e per contenere la diffusione della pandemia”.
La candidatura del personale sanitario italiano è un’idea che ha raccolto già consensi in Italia e il benestare di Oslo.

Inoltre , proprio come previsto dal protocollo di candidatura, la proposta è stata anche ufficialmente sottoscritta da un Nobel per la Pace, l’americana Lisa Clark, che ha prestato attività di assistenza volontaria durante l’epidemia ed attualmente vive in Toscana. Co-presidente dell’International Peace Bureau, Clark ha ricevuto l‘onorificenza nel 2017.

“Ho candidato il corpo sanitario italiano al premio Nobel per la Pace”, ha spiegato, “poiché la sua abnegazione è stata commovente. Qualcosa di simile a un libro delle favole, da decenni non si vedeva niente del genere. Il personale sanitario non ha più pensato a sè stesso ma a cosa poteva fare per gli altri con le proprie competenze”

Noi di Positanonews prima di tutti esprimiamo il nostro grazie e la nostra felicità per questa scelta, motivo di orgoglio anche che fra tutti i personali sanitari del mondo a essere candidati sono stati gli italiani per prima.