Sant’Agnello . Ospedale Unico. De Angelis “L’alternativa è possibile”, mistero su una delocalizzazione ai Colli

28 marzo 2021 | 20:53
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Sant’Agnello . Ospedale Unico. De Angelis “L’alternativa è possibile”, mistero su una delocalizzazione ai Colli
Sant’Agnello . Ospedale Unico. De Angelis “L’alternativa è possibile”, mistero su una delocalizzazione ai Colli
Sant’Agnello . Ospedale Unico. De Angelis “L’alternativa è possibile”, mistero su una delocalizzazione ai Colli

Sant’Agnello ( Napoli ). Si continua a parlare di Ospedale Unico della Penisola sorrentina  –  Interessante la Proposta Collaborativa di Tonino De Angelis che propone una alternativa allo stravolgimento del centro di Sant’Agnello per il Cavone di Piano di Sorrento, ma Positanonews ha saputo in anteprima una idea iniziale che misteriosamente sarebbe stata scartata, quella di utilizzare una struttura alberghiera esistente ai Colli di San Pietro a Piano di Sorrento. Una cosa che ci incuriosisce e approfondiremo, ma non è campata in aria, infatti quasi ovunque nelle città gli ospedali sono delocalizzati dal centro per ovvi motivi, un ospedale non può essere bloccate dal traffico, inoltre vi immaginate un paese turistico con ambulanze che vanno e vengono? Insomma un ospedale che accorpa tutta la penisola sorrentina e mezza Costiera amalfitana , da Vico Equense a Massa Lubrense e Positano fino a Praiano, avrà un traffico di ambulanze come minimo di sei o sette al giorno. Per non parlare comunque dell’ordinario traffico già caotico e del problema idrogeologico.

Riportiamo la proposta di Tonino De Angelis che si è ingegnato al proposito e rimaniamo convinti che delocalizzare l’ospedale sarebbe la scelta più sensata e fra l’altro adottata da tutti. Non ci ascolteranno, come è stato con l’ospedale di Pogerola di Amalfi, una struttura enorme rimasta chiusa dal giorno che è stata completata, come , purtroppo, avevamo previsto, speriamo di cuore di sbagliarci , ma oramai De Luca , la Regione Campania e i sindaci hanno deciso, addirittura i bene informati dicono che già si sa chi farà dell’Ospedale di Sorrento un albergo, mentre a Vico si devono rassegnare,  sperando bene e facendo il nostro dovere di dare luce quanto più possibile fornendo tutti i punti di vista pubblichiamo De Angelis.

L’ALTERNATIVA AL PROGETTO

Delocalizzazione e Senior Housing (1)

Rivolta ai sindaci Piergiorgio Sagristani, Vincenzo Iaccarino e ai Consiglieri comunali del comprensorio, in particolare quelli di Sant’Agnello e Piano di Sorrento.
Un’idea da ripensare. Siamo ancora in tempo.
Così come progettato l’Ospedale Unico realizza due risultati estremamente dannosi per la nostra comunità
1) Collocazione di una mega struttura nell’area più critica della penisola sorrentina
2) La distruzione di un nuovo edificio pubblico di ingente valore.
Tutti sanno che l’attuale edificio del Mariano Lauro in cemento armato è di nuova costruzione completato nell’anno 2000. Il suo valore di mercato, compreso i giardini circostanti, è di almeno 50milioni di euro. Ebbene il progetto prevede la distruzione a mezzo di demolizione dell’importante edificio per farne suolo edificatorio. Uno spreco incredibile per chiunque rispetti in danaro pubblico.
Qual’è invece LA PROPOSTA ALTERNATIVA? che il buon senso suggerisce?
Eccola:
A) Delocalizzazione del progetto in Piano di Sorrento sul suolo disponibile in Via Cavone, sito ideale sotto il profilo urbanistico perché esterno ai centri abitati e perché strategico rispetto alle località servite (Vds. Foto).(2)
B) Sottrarre alla distruzione l’attuale edificio del Mariano Lauro evitando la perdita (spreco) di un patrimonio di ingente valore economico e l’annientamento dei residui spazi verdi nel centro abitato
Tale soluzione, ai vantaggi della nuova zona ospedaliera al Cavone, offre, soprattutto in proiezione futura, la possibilità di un riuso assai più utile e produttivo dell’esistente edificio per il quale SI PROPONE una destinazione di civiltà e di progresso: una moderna SENIOR HOUSING (1) dotata di tutti i confort con un parco privato annesso. (Vds. Foto) (1)
E’ giunto il momento in cui la parola sia ripresa dai Consigli comunali che, senza reagire, si sono lasciati estromettere da questo progetto. Sarebbe interessante sentire sull’argomento quei gruppi e/o quei consiglieri che in passato si sono impegnati per il buon governo del territorio e che in questi ultimi anni hanno abdicato al loro ruolo. Se ci siete fatevi sentire.
Grazie per l’attenzione.