Sorrento (Penisola Sorrentina). L’11 marzo del 1544 nasceva a Sorrento Torquato Tasso. Oggi, quindi, saremmo dovuti essere ai piedi della statua per un minimo di commemorazione. L’Istituto di Cultura Torquato Tasso presieduto da Luciano Russo, e rappresentanti delle Istituzioni avrebbero posto una corona di alloro, per l’evento era prevista la diffusione con trasmissione in diretta di Positanonews sui suoi canali dedicati. Purtroppo l’emergenza covid ha interdetto qualsiasi tipo di assembramento e conseguentemente la manifestazione programmata è sospesa. Abbiamo detto che ci saremo incontrati ai piedi della statua, ma vediamo come e da chi nasce questa opera:
dal libro SORRENTO E TORQUATO TASSO ALBUM PER IL III. CENTENARIO DELLA MORTE DEL POETA
PUBBLICATO PER CURA DEL MUNICIPIO DI SORRENTINO
NAPOLI R. TIPOGRAFIA FRANCESCO GIANNINI & FIGLI Cisterna dell’Olio, casa propria MDCCCXCV
Statua del Tasso posta nella piazza di Sorrento
I decreti della Repubblica Partenopea (1799) e di Giuseppe
Napoleone (1808), con i quali si disponeva l’ erezione
di un monumento a Torquato Tasso, per la
brevissima durata di quel governo e per la traslocazione di Giuseppe al trono di Spagna non ebbero effetto alcuno.
Nè attecchirono i progetti sul proposito fatti successivamente
nel 1817 dal Duca di Laurito, che offrivasi di fare
un busto del poeta a proprie spese, e nel 1839 e 1846 dal
sindaco e dal decurionato di quel tempo, che proposero di
erigere una statua per pubblica sottoscrizione.
Nel 1861 però il voto dei consiglieri Ambrogi e Pica,
approvato con deliberazione del Municipio dei 15 novembre
di quell’anno, ebbe esito migliore. Il Comune, il consiglio
provinciale di Napoli ed anche non pochi privati da
tutte le parti d’Italia concorsero ali’ opera e la statua, lavoro
del cav. Gennaro Cali, dopo non poche difficoltà e
contradizioni intorno al sito dove dovesse sorgere , fu finalmente
collocata in mezzo della piazza ove si scorge, nel
1870. Ad essa in seguito fu apposta la seguente 1scnz1one
dettata dal Capasso:
A
TORQ.UATO TASSO
CHE
AGLI XI MARZO DEL MDXXXXIV
NACQUE IN QUESTA. CITTÀ.
IL MUNICIPIO
MEMORE DI TANTA FORTUNA
CON PUBBLICO E PRIVATO SUSSIDIO
POSE
Gennaro Calì era uno scultore e pittore napoletano di origini siciliane, nato Napoli, 1799 e morto a Napoli, 1877) . Tra le sue opere :
-un bel S. Francesco in marmo per la chiesa del Santo in Gaeta, commessogli da re Ferdinando II
-sei medaglioni ai due ai lati del basamento,dell’altare nel Gesù Nuovo, raffiguranti Paolo di Tarso e San Cirillo di Gerusalemme e quattro dei sei che si trovano sul primo livello, ai lati del tabernacolo: Santa Giuliana da Liegi, San Stanislao Kostka, San Francesco Borgia e San Gaetano Thiene.
-Calì partecipò attivamente anche nella decorazione della Reggia di Caserta. Qui, nella Sala di Alessandro, nei sovrapporte dipinse con Tito Angelini degli stucchi con fatti della vita di Alessandro Magno.
Nello scalone d’onore di Palazzo Reale a Napoli si può trovare un’imponente statua dedicata alla Giustizia, accanto ad altre statue e rilievi di numerosi suoi colleghi campani dell’epoca.
La sua ricca carriera di lavori nel territorio napoletano comprende anche la statua di San Giovanni Crisostomo nella chiesa di San Francesco di Paola. Risale invece al 1866 il monumento a Pietro Colletta, posto nel giardino della Villa Comunale a Napoli. Ebbe nel suo laboratorio come apprendista Stanislao Lista.