Campania si accellera con i vaccini, ma c’è molta confusione . Procida dovrebbe essere la prima isola immunizzata
Campania si accellera con i vaccini, ma c’è molta confusione . Procida dovrebbe essere la prima isola immunizzata del golfo di Napoli. Dovrebbe, perchè , come abbiamo detto, c’è molta confusione. Positanonews ha il polso della situazione in Costiera amalfitana e Penisola Sorrentina, grosso modo i riferimenti sono Amalfi, Positano, Ravello, Maiori, Piano di Sorrento, Massa Lubrense, Vico Equense e Capri. Siamo al di sopra del 20% dei vaccinati, ma non degli immunizzati, o presunti tali se vogliamo essere precisi, perchè se andiamo alle seconde dosi, necessarie per ritenersi immunizzato o vaccinato, siamo al 10%. Ovviamente i nostri dati si fermano a un paio di giorni fa, perchè è difficile avere numeri certi , la stessa piattaforma regionale crea non pochi problemi e ci sono differenze fra Asl e Asl, fra quelle di Salerno e Napoli, per esempio, quella del centro è più veloce di quella di Castellammare di Stabia Monti Lattari , dove però ora si è aggiunto il cento vaccinale di Agerola , che comprende la Penisola sorrentina.
Capri e Ischia vanno più a rilento di quello che ci si aspettasse, a Capri misteriosamente stanno aumentando anche i contagiati per coronavirus Covid – 19 nonostante sia un’isola e i controlli dovrebbero essere facili e i vaccini procedono . La situazione è ancora confusa anche per questo si punta per raggiungere almeno un obiettivo ed è quello della piccolissima Procida, simbolo dell’Italia come città della cultura, su questo De Luca ha puntato bene . A macchia di leopardo intanto procede la campagna vaccinale italiana, a seconda da quale Regione si guardi. Nella Penisola infatti, c’è chi si appresta ad avviare le prenotazioni dei cinquantenni e chi, con qualche ritardo, a portare a compimento gli over 70. Prendiamo il Lazio, la Regione da domani consentirà di prenotare il proprio turno ai cittadini di 59 e 58 anni. In Veneto invece proprio questa mattina si inizierà ad inoculare i vaccini ai sessantenni. Ma attenzione, anche senza particolari patologie o comorbidità. E “peggio” fa la Campania dove Vincenzo De Luca non solo ha iniziato a raccogliere le adesioni degli over50 quanto ieri ha anche dato il via alla campagna di vaccinazione che farà di Procida la prima isola covid free del Paese. Il tutto mentre in Toscana si sono appena aperte le prenotazioni ai 70-79enni e in Lombardia ai 50enni fragili.
Una situazione variegata che pare scontrarsi con quanto raccomandato dalla struttura del generale Figliuolo la scorsa settimana. Il 21 aprile scorso infatti, in un comunicato ha rimarcato come «dai dati in possesso è emerso che le categorie poste in priorità» (persone fragili e delle classi di età più vulnerabili) «non risultano coperte da vaccino in proporzione tale da garantire, ad oggi, la loro messa in sicurezza». Un’evidenza per cui si raccomandava a Regioni e Province autonome di «attenersi al dettato dell’ordinanza n. 6, fino ad assicurare la copertura delle categorie in essa indicate, senza estendere – fino a nuove disposizioni – le prenotazioni a soggetti di età inferiore a 60 anni». Ora le disposizioni non sono cambiate ma le Regioni non sembrano ascoltarle. Per il semplice fatto che è più rapido continuare la campagna aprendo le prenotazioni alle fasce di popolazione che attendono il vaccino, piuttosto che dedicarsi a completare per intero le fasce già aperte e stare dietro a coloro che ancora non si sono fatti avanti o non hanno potuto farlo (così va inteso il dispiegamento, da un mese a questa parte, di 22 unità mobili dell’esercito che hanno somministrato 9mila vaccini andando di casa in casa). Tuttavia la questione, a quanto si apprende, non sembra preoccupare troppo Figliuolo. Anzi. Iniziare ad aprirsi alla campagna di massa è l’indicazione che è già iniziata a trapelare nel corso della visita del Commissario in Friuli Venezia Giulia qualche giorno fa. «Quando verrà messa in sicurezza una massa critica di over 65 si aprirà a tutti in maniera parallela» ha spiegato.In verità i numeri, per quanto in crescita, non sembrano essere confortanti in tal senso. In base agli ultimi dati disponibili risalenti a 6 giorni fa, gli over80 che hanno ricevuto la prima dose sono l’81% (la seconda il 52%). Mentre i 70-79enni già vaccinati con una dose sono appena il 45%. Addirittura solo il 5,69% anche con il richiamo. Nonostante ciò, la mossa di alcune Regioni di spingersi in avanti e aprire le prenotazioni a fasce più ampie della popolazione, non è vista di cattivo occhio. Con cautela e sempre tenendo a mente che il focus deve restare su over70, over 80 e fragili, ben vengano i primi vaccini per i cinquantenni. Anche perché è l’unico modo per raggiungere il target di 500mila dosi al giorno fissato proprio per oggi dal Commissario. Un obiettivo che verosimilmente slitterà di qualche giorno, in attesa che oltre alle 2,2 milioni di dosi Pfizer in consegna alle regioni, ne arrivino in settimana altri 2,5 da AstraZeneca, Moderna e J&J (oltre ai 15 milioni attesi per maggio).
Non è però detto che siano sufficienti. Ancora una volta prendiamo ad esempio il Lazio. Secondo lo scaglionamento elaborato dal Commissario, la Regione dal 29 aprile dovrebbe essere in grado di inoculare 50mila dosi ogni giorno. Tuttavia, come spiega l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, per maggio «sono previste, a oggi, forniture pari a 1.202.770 vaccini». Con una semplice moltiplicazione (50mila per i 31 giorni del prossimo mese) ci si rende però conto che ne servirebbero 1.550.000, «ai quali si aggiungono circa 600mila dosi necessarie per effettuare i rischiami».
Procida Covid Free con i vaccini arrivano anche i turisti è questo l’articolo del Mattino di Napoli a firma di Domenico Ambrosino
È iniziata, ieri mattina alle nove, la vaccinazione di massa che renderà Procida la prima isola Covid free. Appuntamento nella sede del Municipio ma con un correttivo dell’ultim’ora imposto dalla Asl riguardante le fasce d’età: il vaccino non viene somministrato a tutti coloro che, indiscriminatamente, erano stati invitati nei giorni precedenti a registrarsi, ma soltanto ai cittadini nati prima del 1971 incluso.
Ieri sono stati vaccinati anche i sessantenni e i settantenni che non avevano potuto farlo precedentemente, come pure i cinquantenni che si sono registrati nelle ultime ore. Sono invece rimasti a casa tutti gli altri che al di là dell’età avevano provveduto alla registrazione. Il criterio del nuovo calendario sulle fasce di età prevede oggi la vaccinazione della fascia 40-49 anni. Domani sarà il turno dei trentenni, sabato dei ventenni. Entro domenica Procida avrà completato le 4.000 immunizzazioni previste. Finora nell’isola, su 10.288 abitanti, già 2.700 avevano avuto la prima dose. I dati ufficiali dell’Asl confermano che si è vaccinato il 99,4 per cento degli over 80, il 95 per cento dei soggetti fragili e il 100 per cento degli over 70.
LA FILANell’ampio cortile antistante la casa comunale centinaia di persone hanno atteso il loro turno. Già alle sette i cittadini hanno iniziato ad affluire al Municipio che nell’occasione ha sospeso i servizi. «Una pazienza importante, quella manifestata dai procidani, che significa fiducia concreta nelle istituzioni», dice il sindaco Dino Ambrosino. L’organizzazione ha impegnato 12 addetti dell’USCA (quattro vaccinatori e otto ricevitori) in collaborazione con il corpo dei Vigili urbani, guidati dal comandante Luigi Martino, e i volontari della Protezione civile. Hanno potuto vaccinarsi anche diversi marittimi che per motivi burocratici rischiavano di saltare l’appuntamento. Molti di loro, infatti, per le prestazioni sanitarie fanno riferimento al ministero della Salute e non all’Asl territoriale, per cui la loro richiesta non aveva potuto essere accolta. È allora intervenuto il Comune, che ha raccolto le richieste dei marittimi e le ha girate all’Asl Napoli 2 per la dovuta registrazione.
Del resto lo sforzo che Procida sta compiendo per fronteggiare la pandemia già trova i suoi riflessi in campo turistico. La Marine di Procida, la società che gestisce il porto turistico di Marina Grande, già registra un marcato aumento di richieste di ormeggio rispetto al 2020. «La nostra campagna promozionale fondata sul rispetto delle norme anticovid in un’isola che è capitale italiana della cultura, ha fatto centro – spiega il direttore del porto Eugenio Michelino -. La mancanza di barche straniere viene superata dalle copiose richieste di diportisti di tutta Italia che hanno prenotato l’ormeggio nel nostro scalo». Goffredo Scotto di Carlo, titolare dell’Hotel Tirreno, conferma il trend positivo che l’isola registra sul mercato turistico: «Già nel prossimo week end avremo numerose presenze. Procida Covid free è un messaggio di grande richiamo».
L’ALLARMEProprio ieri, tuttavia, è scattato l’allarme per un caso di presunta variante all’istituto «Capraro». La dirigente Rossella Salzano ha ricevuto una nota dalla Asl Napoli 2 Nord relativa alla classe terza E che si trova già in isolamento. «Vista l’insorgenza di ulteriori casi in un lasso di tempo tale da far sospettare che l’infezione possa essere sostenuta da una variante del virus» si ravvisa la «necessità di sottoporre a tampone unico alunni e docenti entrati a contatto con i contagiati e porre in quarantena anche i professori». La dirigente ha disposto la didattica a distanza fino al 5 maggio