FESTA DI SANT’ANTONINO DEI GIARDINIERI

27 aprile 2021 | 20:25
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FESTA DI SANT’ANTONINO DEI GIARDINIERI

Il patrocinio sugli agricoltori si celebra invece la prima domenica di maggio, in ricordo del ritrovamento delle venerabili spoglie. Una prodigiosa guarigione avvenuta dopo il ritrovamento della santa sepoltura, forse agli inizi del IX secolo, fece istituire la Festa
dell’Invenzione del Corpo di S. Antonino, volgarmente detta della Costa di S. Antonino. Nei primi del Settecento venne chiamata Festa della Traslazione e si celebrava il 2 maggio.I coltivatori della penisola si assunsero l’onere della festa, detta per questo “dei Giardinieri”, fin dal 1811,” quando cioè si cominciò a registrare una crescente espansione della coltivazione ed esportazione degli agrumi.

Quando la statua del Santo veniva portata in itinere per paesi e frazioni.

Così, quando, nel 1984, nell’organizzare la Festa di S. Antonino dei Giardinieri, d’accordo con il Rettore della Basilica, don Gaetano
laccarino, pensammo di recare la statua del Santo nelle parrocchie delle frazioni cittadine, iniziando dal Capo, trovammo don
Antonino, non solo disponibile, ma entusiasta. La statua, in processione, dai portanti del centro cittadino, nel giovedì precedente
la festa, fu consegnata a quelli della parrocchia e trasferita nella chiesa parrocchiale, dove sostò fino alla domenica, allorché
fu riportata nella basilica cittadina. Durante i tre giorni di permanenza, la statua del protettore fu trasferita nella chiesetta di
Li Simoni (anche se della giurisdizione della parrocchia di Priora, dalla quale, però, non esiste comodo accesso processionale) e
nella vicina parrocchia di Puolo. La medesima iniziativa fu realizzata nel 1997 e si svolse dal 2 al 4 Maggio con la partecipazione
di mons. Luigi Sposito che già l’anno prima, in occasione della Festa Parrocchiale del S. Rosario, aveva fatto la sua visita ufficiale
presiedendo la celebrazione eucaristica, in coincidenza con la benedizione della nuova statua della Madre di Dio.

I a statua argentea di Sant’Antonino realizzata dal maestro argentière Scipio di Costantio di Napoli nel 11564 e pagala per metà dal sorrentini e per l’altra metà/ con uno straordinario miracolo, dal Santo «tosso, viene portala in solenne processione tt spaila * dai marinai di Marina Piccola, per tradizione, nella festività del 14 febbraio, mentre nella festività di maggio, detta “del giardinieri”, viene portata a spalla dal contadini.
Non si conosce esattamente oliando si cominciò, ma presumibilmente dalla prima metà dell’Ottocento. Così afferma Monsignor Federico Demartino, autore del libro Vita di Sani’Antonimi Abate (1901), quando scrive: «li miracoloso simulacro di Sant’Antonino, portato a spalla dai marinai della Marina Piccola» (pag, 348). La tradì-* zinne si tramanda di padre in figlio da centinaia di anni, con la sola eccezione del 14 febbraio 1919, quando la statua fu affidala ai soldati reduci delia Grande Guerra.
La statua viene portata dai marinai in segno di riconoscenza e di profonda fede per gii innumerevoli miracoli fatti dal patrono in favore dei naviganti sorrentini in difficoltà sui bastimenti. Essi lo invocavano, e lo fanno tuttora, affinché interceda verso l’Altissimo per la Difatti la stragrande maggioranza degli ex voto pittorici nel soccorpo della Basilica raffigurano navi a vela e molti di quei brigantini a palo furono costruiti nell’Ottocento proprio nei cantieri della nostra Penisola.
Erano imbarcazioni lunghe

Generico aprile 2021