Lutto nel mondo del giornalismo: addio a Carlo Longobardi, aveva 56 anni
Dalla vita Carlo Longobardi, 56 anni e un sorriso contagioso, sapeva prendere il meglio per regalarlo agli amici. Sempre disponibile e sorridente, riusciva a trovare un lato buono in ogni cosa e ogni persona. Uomo di grande cultura, giornalista, tifoso del Napoli e della vita, era un combattente nato: quando circa 8 anni fa gli venne diagnosticata una rara forma di linfoma fu lui a confortare gli amici e i familiari. E per i tantissimi amici e i familiari Carlo è sempre stato un punto di riferimento. Seguitissimo sulla sua pagina Fb, era un napoletano vero, di quelli con il cuore immenso, pronto ad accogliere e ad aiutare, a capire senza mai giudicare, a condividere le risate il pane, tenendo fede a promesse e impegni. Adorava la sua Melania, amore di una vita, sbocciato quando entrambi erano poco più che ragazzini, le due figlie, Francesca e Cristina, di cui era orgoglioso, e la sua grande famiglia fatta di sorelle e fratelli, cognati, nipoti e, ovviamente, gli amici. Fu lui, durante il primo lockdown, ad organizzare per il cognato Arturo, ucciso dal Covid, il primo, commovente, funerale via social con gli amici collegati, in silenzio e lacrime, mentre dal terrazzo della sua casa diffondeva le note più struggenti di Pino Daniele tra i Quartieri Spagnoli e via Toledo. Con la sua tenacia e il suo sorriso, lo scorso febbraio, Carlo era riuscito a sconfiggere il Covid che, entrato subdolamente nella sua casa, non era stato indolore e aveva lasciato strascichi. Poi la ripresa del male e delle terapie. Era ricoverato al Policlinico federiciano quando un infarto non gli ha lasciato scampo.
fonte Napoli Today