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Penisola Sorrentina. La riflessione di Peppe Tito “La ASL NA3 ha la giusta ripartizione di vaccini?”

30 aprile 2021 | 21:37
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Penisola Sorrentina. La riflessione di  Peppe Tito “La ASL NA3 ha la giusta ripartizione di vaccini?”

Penisola Sorrentina. La riflessione di Peppe Tito “La ASL NA3 ha la giusta ripartizione di vaccini?” Mentre discutiamo di campagna vaccinale a rilento per il nostro territori a vocazione turistica, che dovrebbe avere una priorità per la ripartenza, i fatti parlano di alcune aree di Napoli interne che sono già ai cinquantenni e noi ancora ai sessantenni, come mai?

Ischia, Procida, Capri sono oramai verso l’immunizzazione, ma la Penisola Sorrentina che fa? Ci sono tre hub vaccinali, a Massa Lubrense , a Vico Equense e a Villa Fondi a Piano di Sorrento, riferimento per Sant’Agnello, Meta e Sorrento, ebbene qui “Porta a Porta” in una sciagurata trasmissione il lunedì di Pasqua vedeva Bruno Vespa parlare di mille vaccini al giorno, mentre siamo al di sotto dei 500 di media al giorno, tutti e tre i centri non operano tutti i giorni, ricordiamolo, e i vaccini non sono di massa. Tutti gli annunci si sono rivelati infondati, compresi quelli di accordi con categorie e domani è il primo maggio inizio vero della stagione turistica con la situazione reale che tutti vediamo.

Sentiamo Peppe Tito che, oltre a essere sindaco di Meta, è anche consigliere della Città Metropolitana a Napoli e vicino a De Luca, negli scontri politici carottesi si era detto che era pronto a fare un centro vaccinale a Meta e così immunizzare la popolazione entro poche settimane.

“Noi sindaci abbiamo deciso insieme di concentrarci su Villa Fondi a Piano di Sorrento e insieme andiamo avanti, siamo al momento concordi nel portare avanti questa idea senza fare altri centri vaccinali , se si faranno altre scelte queste si faranno comunque insieme – spiega il sindaco di Meta Peppe Tito -, al momento il problema principale non è altri centri vaccinali, a questi hub dovrebbero affiancarsi dei medici per ogni comune e approntare un’organizzazione.  Il problema principale è la mancanza di vaccini , ma se si vuole questi vaccini si trovano, vedi come è successo a Ischia. Una domanda che bisognerebbe farsi è questa , ma i vaccini sono dati in maniera equa a tutte le Asl anche in base agli abitanti? ”

Peppe Tito poi si sta organizzando per la stagione turistica “Ho parlato con gli operatori e siamo pronti per affrontare al meglio la stagione in sicurezza e secondo le regole, avremo anche LA7 con TikiTaka a fare riprese su come stiamo gestendo questo momento. Dobbiamo solo accellerare con la campagna vaccinale”

Facciamo il punto sulla situazione comunque la nostra Asl sembra a rilento, ma è colpa dell’organizzazione o bisogna chiedersi come ha detto Tito se la ripartizione dei vaccini è equa?

Vaccini somministrazione in Campania quali sono le note di De Luca ?

1) Il dato reale che va segnalato è la drammatica carenza di vaccini Pfizer e Moderna, che rappresenta un ostacolo al raggiungimento dell’obiettivo.

2) Altro dato della realtà concreta, al di là degli schemi nazionali, è l’accumulo di Astrazeneca non utilizzato per varie indisponibilità. E’ per questo vaccino che si procederà a una utilizzazione anche per categorie economiche.

3) Il dato di fondo che complica enormemente l’esecuzione del piano vaccinale è la carenza generale di vaccini. Che cosa impedisce di accelerare le procedure relative a Sputnik, che potrebbe essere il vaccino aggiuntivo da destinare alle categorie economiche? E ancora: quando sarà sanata la carenza di consegne relative alla Campania per oltre 200mila vaccini? Si dica con chiarezza in che percentuale rispetto alla popolazione sono stati distribuiti alle regioni. Si chiarisca la diversa ripartizione dei singoli tipi di vaccino. Si dica entro quanto tempo sarà finalmente ripristinato il criterio “un cittadino, un vaccino”.

4) Anche sulle isole ogni centro vaccinale procede per fasce di età, ma una volta completati gli ultra 80, gli ultra 70 e 60, il centro vaccinale territoriale può procedere verso tutte le categorie contribuendo alla diffusione capillare delle vaccinazioni.

5) Ci sono categorie non coperte dai criteri delle fasce di età: trasporti pubblici (dopo aver dato priorità all’apertura delle scuole); personale delle Poste e degli enti locali che lavorano agli sportelli di uffici pubblici; personale e commesse di aziende commerciali aperte al pubblico; dipendenti del comparto turistico per cui i tempi sono decisivi: a tutte queste realtà quando si pensa di dare risposta?”.

Così in una nota, indirizzata al commissario Figliuolo, il Presidente della Regione Vincenzo De Luca ha fatto il punto sulla campagna vaccinale in Campania.

Allora bisognerebbe fare lo stesso discorso all’interno delle varie Als, quella di Napoli Tre ha gli stessi vaccini delle altre ASL in base agli abitanti e come si intende dare priorità alle aree turistiche che non siano isole se poi i vaccini dati qui sono forse di meno?