Per Giuseppe Conte, rifondare il Movimento non sarà operazione di restyling.

2 aprile 2021 | 11:47
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Per Giuseppe Conte, rifondare il Movimento non sarà operazione di restyling.

Un’opera coraggiosa di rigenerazione del Movimento, senza rinnegare il passato, che valorizzi l’esperienza fatta  e proietti il M5S in una forza capace di presentare un nuovo modello di sviluppo. Il cui obbiettivo realizzi condizioni effettive di benessere equo e sostenibile, coniugando la transizione energetica  in atto per ridurre le tante diseguaglianze. In Penisola sorrentina, da Facebook, la necessità di dare corpo ad un’iniziativa di confronto con i cittadini per fare il punto della situazione e ricercare soluzioni protese ad incentivare la partecipazione alle decisioni che riguardano scelte di interesse collettivo.

Oggi sono qui con voi anche perché dietro le sollecitazioni di tantissimi di voi e di Beppe Grillo ho accettato questa sfida complessa ed affascinante: rifondare il Movimento 5 stelle. Non è un’operazione di restyling o marketing politico ma un’opera coraggiosa di rigenerazione del Movimento, senza rinnegare il passato”. Così debutta all’assemblea del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.

Rifondare non vuol dire rinnegare ma deve essere un’opera che valorizzi l’esperienza fatta che proietti il M5S in una forza capace di presentare un nuovo modello di sviluppo. Un modello di sviluppo che realizzi condizioni effettive di benessere equo e sostenibile, che coniughi la transizione energetica in atto per ridurre le tante diseguaglianze”. Una serie di proposte, elaborate in queste settimane dopo l’incarico da parte di Beppe Grillo, sulle quali ci sarà un immediato dibattito e confronto con una serie di incontri  per raccogliere suggerimenti da parte degli iscritti per poi condividere e varare un progetto finale.  La proposta promossa dall’ex premier si basa su  una carta dei principi e dei valori, in modo che chi vorrà aderire a questa nuova forza politica non abbia dubbi sulla sua identità“. Nel Movimento, ha detto Conte, “dobbiamo partire da 2 punti solidi: una proposta che definisca una chiara identità politica e una proposta per dotare il movimento di razionalità organizzativa, coinvolgendo le varie organizzazioni territoriali e della società civile in modo stabile”.

Un nuovo Statuto che non rinneghi i punti di forza “leggera” di un Movimento ma che allo stesso tempo possa espletare tutta la forza organizzativa che serve e che aiuti a definire con chiarezza la linea politica e ad essere più incisivi. “Bisogna evitare la forma di partito tradizionale, con regole rigorose che contrasteranno la formazione di correnti interne che inevitabilmente finiscono per cristallizzare sfere d’influenze e posizioni di potere. Non necessitano associazioni varie, il nuovo impegno viviamolo interamente nel nuovo Movimento. Ci sarà un dipartimento che si occuperà a tempo pieno con partiti stranieri, avremo un centro di formazione permanente”, aggiunge Conte.

“Rispetto della persona; ecologia integrale, secondo cui occorre affidarsi a modelli di sviluppo aperti a misurare le condizioni effettive di benessere equo e sostenibile; la giustizia sociale”. E Conte tra i principi elenca “l’etica pubblica” e il “rafforzamento della democrazia diretta, la democrazia diretta digitale che resterà un punto fermo del neo Movimento“, aggiunge.

“In passato il M5s è ricorso a espressioni giudicate spesso aggressive ma ogni fase ha la sua storia, dobbiamo essere consapevoli che la politica non deve lasciare sopraffarsi dalla polemica, deve riconoscere anche la bontà delle idee altrui”.

Il nuovo Statuto del M5s passerà dopo una votazione su “una” piattaforma digitale. Lo ha detto, a quanto riferito, Giuseppe Conte chiudendo l’assemblea M5s. Una veloce replica fatta dopo aver ascoltato gli interventi dei partecipanti all’assemblea che si è chiusa ora. Conte avrebbe fatto un riferimento generico ad una piattaforma, senza fare alcun riferimento a Rousseau. Per l’ex Capo politico ed attuale Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio dalle parole di Giuseppe Conte traspare coraggio, impegno e visione. Bisogna lavorare per il bene del Paese, per uscire da questa pandemia, pensando a sostenere imprese, lavoratori e famiglie. In penisola sorrentina appello  su Facebook da parte degli attivisti locali: “tra i tanti amici e sostenitori del M5s di Sorrento e della Penisola Sorrentina maturi sempre più la necessità di dare corpo ad un’iniziativa di confronto con i cittadini per fare il punto della situazione e ricercare soluzioni protese ad incentivare la partecipazione alle decisioni che riguardano scelte di interesse collettivo . La democrazia diretta dovrà essere una realtà permanente che consentirà un dialogo costante tra i partecipanti dove le proposte, le attività, le iniziative, i progetti potranno essere oggetto di discussione e di scelte condivise dalla maggioranz . Si chiede pertanto ai portavoce di organizzare un incontro con gli iscritti, simpatizzanti e cittadini per discutere del presente e del futuro del Movimento in Penisola sorrentina” – 02 aprile 2021 – salvatorecaccaviello.

Fonte: Ansa