Piano di Sorrento, sulla qualità dell’aria il Comune confonde l’operato degli attivisti del  M5S con l’ARPAC.

22 aprile 2021 | 22:06
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Piano di Sorrento, sulla qualità dell’aria il Comune confonde l’operato degli attivisti del  M5S con l’ARPAC.

E’ quanto evidenzia il Consigliere di Opposizione, il pentastellato Salvatore Mare. Nel varare il Piano Urbanistico Comunale corredato dal Rapporto ambientale Preliminare, la Giunta comunale afferma erroneamente che i rilievi della qualità dell’aria eseguiti in questi anni dagli attivisti e portavoce locali del Movimento 5 Stelle, siano stati realizzati invece dall’ Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania.

Piano di Sorrento – Ultimamente la Giunta Comunale, con deliberazione n.46 del 29/03/2021 ed immediatamente esecutiva, ha preso atto e approvato il Preliminare del Piano Urbanistico Comunale corredato del Rapporto Ambientale Preliminare. In tale documento, come sottolinea il Consigliere di Opposizione,Salvatore Mare(M5S), viene riportata, in modo evidente,  una inesattezza. Precisamente a pagina 22 (paragrafo aria clima). Ovvero: “La penisola sorrentina, è complessivamente caratterizzata da una buona qualità dell’aria” – e di seguito – “nel 2018 l’ARPAC ha eseguito alcuni rilievi della qualità dell’area (n.d.r. aria) lungo la S.S.145, principale asse di comunicazione della penisola. Gli apparecchi sono stati posizionati in tre punti nevralgici per il traffico: a Meta, in via Angelo Cosenza, tra Piano di Sorrento e Sant’Agnello, nella zona della Siesta e nel rione Marano, all’ingresso di Sorrento”. Infatti, non viene riportato che tali centraline, installate e successivamente monitorate,  nei punti di maggiore intensità di traffico, lungo il Corso Italia, non sono di proprietà dell’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania) ma bensì del Comitato #CHEARIATIRA, composto da attivisti e portavoce locali del Movimento 5 Stelle. I quali a seguito di una autotassazione e i fondi derivati da una pizza partecipata (Ristorante Basilica – Sorrento) da vari MeetUp e parlamentari della provincia, agli inizi del 2017,diedero incarico ai tecnici ideatori del sistema  “Smart Nose Dust”, di progettare tre centraline fisse per le esigenze della Penisola sorrentina. Una iniziativa varata proprio per rimediare all’atavica inerzia delle amministrazioni comunali locali circa il rilevamento della qualità dell’aria. In particolar modo, in alcuni snodi nevralgici del territorio. Lo“Smart Nose Dust” è un progetto ideato e realizzato da due tecnici napoletani l’ing. Pasquale Donadio ed il dr.Mariano Peluso. Un sistema di dispositivi elettronici con sensori laser, atti alla misurazione di Pm10, Monossido di Carbonio, VOC e temperatura dell’aria cittadina, installati in postazioni fisse. Il sistema è in grado di trasmettere h24, in tempo reale e via WiFi i dati rilevati che, raccolti in un database, istantaneamente fruibili da tutti i cittadini, consultando il portale Smart Nose Dust. Tuttavia  tali dispositivi, per quanto affidabili , ma tecnologia laser scattering, non possono fornire dati ufficiali giacché l’unico Ente certificato è l’ARPAC. All’epoca, come ribadito furono proprio gli attivisti e i portavoce locali del Movimento 5 Stelle ad adoperarsi per la installazione non dopo aver rilevato uno scarso interesse  proprio alle amministrazioni comunali. Ora sembra chiaro che quella che si presenta come una imprecisione debba essere presa in considerazione dalla Giunta Comunale e quanto meno essere rettificata.  “Siamo chiaramente soddisfatti “- commenta Salvatore Mare –  “il nostro scopo era ed è quello di rendere un servizio alle comunità sorrentine, ma ora, che succede? Al comune di Piano di Sorrento, correggeranno ARPAC con MeetUp penisola sorrentina o #COMITATOCHEARIATIRA,oppure elimineranno l’intero paragrafo?” – 22 aprile 2021 – salvatorecaccaviello.