Sorrento, sul Nastro Verde, con la nuova striscia continua di mezzeria dell’Anas, vietato svoltare.
E’ quanto segnalano i cittadini residenti nel percorrere quotidianamente il tratto della SS 145 che collega Sorrento a Sant’Agata sui due Golfi. Un intervento, da parte dell’ex Ente nazionale per le strade, ritenuto alquanto discutibile se si tiene conto delle ataviche problematiche relative a tale importante percorso.
Sorrento – Le scorse settimane si sono completati i lavori di manutenzione, programmati dall’Anas, sulla Strada Statale 145 che si snoda in gran parte lungo la Penisola sorrentina. Interventi costati un milione di euro e durati circa quattro mesi, che oltre alla messa in sicurezza di alcuni tratti, di quella che viene considerata la statale sorrentina ,hanno interessato il rifacimento del manto di asfalto e la segnaletica sia orizzontale che verticale. Nello specifico gli interventi hanno riguardato sia la parte che si snoda lungo tutto il territorio (compreso gli svincoli tra i vari comuni), sia la parte collinare. Senz’altro un ottimo lavoro quello svolto dalle imprese incaricate dall’Anas, in particolar modo lungo il Nastro Verde, tratto panoramico della S.S. 145 che, attraversando la frazione di Priora, collega il centro di Sorrento con Sant’Agata sui due Golfi dove l’importante arteria si congiunge con la Statale 163 per la Costiera Amalfitana. Infatti oltre alla messa in opera di un nuovo manto di asfalto lungo il tracciato, più volte in passato soggetto a lavori di scavo per il passaggio di tubazioni di svariata natura, si è proseguito con la realizzazione di una nuova segnaletica orizzontale (strisce e scritte sulla pavimentazione stradale), con l’apposizione fin anche dei cosi detti “occhi di gatto” che segnalano i limiti della carreggiata. Intervento quest’ultimo molto apprezzato dai cittadini residenti. In particolar modo di quella parte collinare della strada niente affatto illuminata poiché (sebbene facente parte del territorio comunale) non rientrante nel progetto di illuminazione varato dalla scorsa amministrazione comunale ed atteso per oltre dieci anni con un risultato finale, in quanto a funzionalità , alquanto discutibile. Tuttavia proprio in merito alla segnalazione orizzontale lungo la carreggiata ultimamente sono sorte una serie di polemiche da parte dei cittadini e conducenti che quotidianamente percorrono tale tratto di strada. Oggetto della questione, la cosi detta linea di mezzeria ovvero come indicato dall’Art.40 del Codice della Strada, striscia di separazione dei sensi di marcia. Come indica appunto il C.d.S. la linea di mezzeria può essere discontinua ed in tal caso indica ai conducenti che è possibile oltrepassarla, per effettuare sorpassi, cambi di corsia, svolte a sinistra e inversioni di marcia. Il tutto, ovviamente, nel rispetto degli eventuali segnali verticali presenti e delle precedenze da dare agli altri veicoli. Nel caso che la linea di mezzeria si presenta continua significa che è invalicabile e quindi tracciata dove non si vuole che i veicoli invadano la corsia adiacente, tipicamente con un senso di marcia opposto. Il sorpasso, a meno che non sia possibile effettuarlo senza oltrepassare la striscia continua (come può accadere nel caso di motocicli e di biciclette) è dunque vietato. Il Codice della Strada obbliga la presenza della striscia continua in prossimità delle intersezioni a raso, vicino alle strettoie, in prossimità di passaggi a livello, in prossimità di attraversamenti pedonali, su curve e su dossi. In linea di massima, la linea continua è presente fin tanto che la visibilità non è tale da garantire l’occupazione in sicurezza della corsia adiacente. Sul Nastro Verde, mentre per le strisce di margine della carreggiata sono stati rispettati, con una linea discontinua, gli accessi alle varie proprietà private e alle strade secondarie ove, come prevede il C.d.S. ,è garantita una sufficiente visibilità per le manovre di attraversamento o di svolta, tale situazione non si verifica con la linea di mezzeria o spartitraffico. Infatti percorrendo attualmente tale importante arteria, dopo recenti modifiche apportate dal personale Anas, se si esclude l’ingresso nel centro abitato di Priora, la line di mezzeria si presenta per tutti i sette chilometri sempre continua. Ciò starebbe a significare che coloro che si immettono da una varco carrabile (sia privato che da qualsiasi attività commerciale: alberghi e ristoranti) oppure da una strada secondaria (Via Priora, Via Parisi e traversa Capodimonte, via Montecorbo,Via Salita Priora e Via San Giuseppe,Via Poggio di Priora,Via Santa Maria del Toro,Via Li Schisani) non possono immettersi nel senso di marcia voluto qualora sono costretti ad oltrepassare la striscia di mezzeria che in quei determinati punti si presenta in modo costante continua. Oltre ad una inflazione al Codice della Strada, nel malaugurato caso di incidente, si sarebbe sempre nel torto in quanto si è oltrepassato una striscia continua. Teoricamente, per ovviare ad una tale assurda situazione, i conducenti sarebbero costretti a percorrere il senso di marcia di uscita dai vari accessi percorrendo svariati chilometri, fino ad incontrare la striscia discontinua, in modo tale da invertire il senso di marcia. Secondo alcune indiscrezioni, Anas, con un tale dispositivo, si sarebbe tutelata contro i sempre più frequenti incidenti, che come in passato, ancora potrebbero verificarsi lungo il tracciato. Senz’altro con i suoi rettilinei ed i larghi tornanti il Nastro Verde si presta a determinate e talvolta folli esibizioni che spesso si concludono in incidenti. Tuttavia , la mancanza di dispositivi adeguati ed i rari controlli da parte delle Autorità preposte fanno di tale tracciato una sorta di circuito permanente dove automobilisti e centauri hanno modo di “esibirsi”. Se a tale situazione si aggiunge una serie di ulteriori criticità, che dovrebbero essere all’attenzione dell’ex Ente nazionale per le strade, come: l’assenza di illuminazione per oltre metà del percorso; una scarsità di controllo dal punto di vista del dissesto idrogeologico, con continuo scarico di grossi quantitativi di acqua lungo la carreggiata durante i nubifragi; a strutture abusive sorte, nel corso degli anni e nei luoghi più disparati ai margini del percorso; alla realizzazione di innumerevoli varchi carrai nei punti meno opportuni, in particolar modo in curva e tornanti molto a rischio; probabilmente la linea di mezzeria discontinua ,nei punti dove sarebbe permesso, forse potrebbe essere l’ultimo dei problemi in relazione alla sicurezza lungo il Nastro Verde. – 17 aprile 2021 – salvatorecaccaviello