Vaccinazioni Federalberghi in Penisola Sorrentina, chi comanda?
Se da una parte l’Associazione degli albergatori, in accordo con la Regione e Asl, spinge per vaccinare i lavoratori da assumere, dall’altra il super Commissario Gen.Figliuolo , con una Ordinanza ad hoc ha bloccato iniziative simili varate dal Governatore De Luca per le isole del Golfo. In mezzo i lavoratori coinvolti che, tra dubbi ed interrogativi, continuano a rimanere smarriti circa il loro immediato futuro che si presenta sempre più drammatico.
Sorrento – Grande euforia tra gli imprenditori alberghieri dopo la notizia diffusa del protocollo d’intesa tra Federalberghi, Asl Napoli 3 e la Regione Campania, per l’avvio nell’immediato della campagna di vaccinazione al personale d’albergo della Penisola Sorrentina.
Il Protocollo d’Intesa – Una iniziativa atta ad estendere la campagna vaccinale anti covid-19 alle attività economiche produttive della Penisola sorrentina, attraverso le somministrazioni del vaccino in ambiente di lavoro a cura di personale sanitario convenzionato con Federalberghi a favore dei cittadini-lavoratori che volontariamente aderiscono all’offerta. L’attività di vaccinazione sarà effettuata con la collaborazione di idoneo personale messo a disposizione da Federalberghi che inoltre metterà a disposizione una struttura organizzativa adeguata, con spazi idonei per la somministrazione del vaccino, spazi per accessi scaglionati e spazi per la permanenza post vaccinazione. Le spese derivanti dall’attuazione del protocollo e delle convenzioni attuative saranno totalmente a carico dell’Aziende e/o Federalberghi. Mentre le dosi vaccinali saranno fornite nei limiti delle disponibilità, dal Servizio Sanitario Regionale. Si precisa inoltre che la vaccinazione in ambito aziendale , anche se affidata a personale sanitario privato, rappresenta una iniziativa di sanità pubblica proposta alla tutela della salute del singolo e della collettività, non finalizzata alla prevenzione nei luoghi di lavoro. Pertanto la supervisione dell’intero processo rimane a capo all’Azienda Asl di riferimento.
L’Ordinanza del Commissario Gen. Figliuolo – Una iniziativa senz’altro da elogiare, quella di Federalberghi, ma che tuttavia ha sollevato una serie di polemiche e critiche tra gli addetti ai lavori e la cittadinanza locale, poiché in netto contrasto con quanto previsto dall’Ordinanza appena diffusa (09/04/2021) dal super commissario per l’emergenza covid, Generale Francesco Paolo Figliuolo.
Un Provvedimento che prevede, lungo tutto il territorio nazionale ,il piano vaccinale , assolutamente non derogabile con criteri di somministrazione a partire dagli over 80, poi le persone con fragilità e successivamente i settantenni e sessantenni. Provvedimento voluto con forza e decisione dallo stesso Presidente del Consiglio , Mario Draghi dopo le varie vergognose vicende relative ai salta fila. Infatti l’ordinanza n.6/2021 della Presidenza del Consiglio dei Ministri dispone in linea con il Piano nazionale del Ministero della Salute approvato con decreto 12 marzo 2021, la vaccinazione rispetta il seguente ordine di priorità:
− persone di età superiore agli 80 anni;
− persone con elevata fragilità e, ove previsto dalle specifiche indicazioni contenute alla Categoria 1, Tabella 1 e 2 delle citate Raccomandazioni ad interim, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari;
− persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni,
utilizzando prevalentemente vaccini Vaxzevria (precedentemente denominato COVID-19 Vaccine AstraZeneca) come da recente indicazione dell’AIFA.
Parallelamente alle suddette categorie è completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario, in prima linea nella diagnosi, nel trattamento e nella cura del COVID-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private.
A seguire, sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal Piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche secondo l’ordine indicato.
Le persone, che hanno già ricevuto una prima somministrazione, potranno completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino.”-
La Delibera del Governatore De Luca – Di fronte al pragmatismo del Governo nel frattempo dalla Regione Campania, a firma del Governatore De Luca veniva emanata la delibera n. 149 avente per oggetto: “ Approvazione Protocollo d’Intesa tra la Regione Campania , l’ASL Napoli 3 Sud e l’associazione Federalberghi della Penisola Sorrentina per l’estensione della Campagna Vaccinale anti Covid-19 alle attivita’ economiche e produttive.”e quindi approvare lo schema di Protocollo d’Intesa sottoscritto tra Regione Campania, ASL Napoli 3 Sud e Federalberghi Penisola Sorrentina per l’estensione della campagna vaccinale anti SARS-COV-2/COVID19 alle attività economiche e produttive.
La Circolare di Federalberghi- Di conseguenza Federalberghi, sottolineando che il protocollo varato rientra nelle specifiche del piano vaccinale nazionale ribadito dal Consiglio dei Ministri dello scorso 6 aprile, emanava una circolare diretta a tutte le strutture alberghiere associate con la richiesta di trasmettere il numero di dipendenti che si intende assumere per la stagione 2021, sottolineando che il costo per la somministrazione di ogni vaccino è di euro 11,00 a carico dell’associazione. Insomma un percorso diametralmente opposto a quanto stabilito con fermezza dal Governo che ha scatenato non poche polemiche proprio tra i lavoratori stagionali del turismo, evidenziate anche durante la manifestazione in Piazza Tasso sabato mattina.
Perplessità dei lavoratori del turismo – Vari i dubbi e gli interrogativi che circolano in queste ore tra i lavoratori stagionali della penisola sorrentina, a cui si spera vengano dati dei chiarimenti nel caso tale iniziativa andrà in porto. Se Federalberghi invita le strutture alberghiere a fare sapere quante persone si intende assumere quest’anno, in modo da regolarsi con la quantità di vaccini, significa che anche per il 2021 non si intende riaprire a pieno regime e quindi si intravede una certa discriminazione nei riguardi di quei dipendenti che non saranno assunti. Non solo non viene specificato il tipo di vaccino che si presume tuttavia essere AstraZenega che come è stato divulgato dagli esperti è adeguato ad una certa fascia di età. Dopo le conclusioni dell’EMA ( European Medicines Agency)di qualche giorno il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, ha annunciato in conferenza stampa che l’uso del vaccino contro il Covid di AstraZeneca verrà raccomandato in via preferenziale per gli over 60. Pertanto risulterebbe non adeguato alla maggior parte del personale alberghiero che come è noto rientra in tale fascia di età. Non solo, sebbene il protocollo indica che i vaccino sarà somministrato a quei cittadini-lavoratori che volontariamente aderiscono all’offerta, che ne sarà di coloro che, potenzialmente assunti, rifiutano il vaccino AstraZenega? Oppure di coloro che preferirebbero non saltare la fila e donare il proprio vaccino a cittadini con e tà elevata o con evidenti fragilità non ancora vaccinati?
Un territorio covid-free – Poi a che serve vaccinare il personale delle strutture alberghiere quando l’intero territorio non risulta essere covid free? Gli ospiti dovrebbero rimanere rintanati nelle strutture per tutto il periodo del soggiorno? Non sarebbe più opportuno che la penisola sorrentina e con essa le altre località limitrofe si impegnasse nell’immediato (vaccini permettendo), a vaccinare tutta quella parte di popolazione ultra settantenne per poi proseguire con le fasce di età inferiori e quindi con i lavoratori del turismo? In penisola con una popolazione di circa 70 mila abitanti non dovrebbe essere complicato con l’impegno concreto di sei amministrazioni comunali. Piuttosto sarebbe opportuno che la Regione si impegnasse a fare arrivare un quantitativo maggiore di vaccini. La Campania al momento risulta essere molto trascurata anche sotto tale aspetto, dato che il quantitativo arrivato sinora , in proporzione alla popolazione risulta essere minore rispetto a quanto usufruito da altre regioni. L’importanza di un territorio così detto “covid–free” , come sta avvenendo nelle isole greche, le Canarie e altrove, è basilare. Se non si raggiunge un tale risultato molto difficilmente gli inglesi e gli americani (che al momento stanno a buon punto con le vaccinazioni) sceglieranno il nostro paese per le loro prossime vacanze. Come indicato dal Governo procede per fascia di età è la strada maestra da seguire. A quanto pare , in queste ore , è stato proprio il Generale Figliuolo a mettere in riga determinare fughe in avanti da parte della Regione Campania con la vaccinazione di massa per le isole di Capri, Ischia e Procida da estendere poi ad altre zone turistiche della Campania. Probabilmente anche il protocollo di Federalberghi rientrante in tale piano verrà abortito.
Non resta pertanto che seguire con serietà ed impegno l’iter indicato dal Governo, evidenziando anche di essere località turistica e quindi magari approvvigionare un quantitativo sufficiente di vaccini e proseguire di gran lena ,24ore su 24, nel vaccinare la popolazione. In tal modo a breve si potrebbe raggiungere lo stato di covid free. Continuare ad andare in ordine sparso non porta da nessuna parte se non prolungare un’agonia che ormai inizia drammaticamente a terrorizzare un’intero comparto che non bisogna dimenticare rappresenta oltre il 13 % del Pil nazionale. – 11 aprile 2021 – salvatorecaccaviello